Venti anni di matrimonio e un allontanamento da casa per due giorni, poi il ritorno. Ma la Cassazione le ha addossato l’addebito della separazione.

E’ costato molto caro l’allontanamento dal domicilio domestico a una signora di Sassari, moglie di lungo corso, casalinga e nullatenente, che per due giorni se ne era andata di casa per poi tornare sui suoi passi. Al rientro a casa il marito le ha fatto trovare la serratura cambiata.

Allontanarsi da casa per due giorni, a fronte di 20 anni di vita insieme, dunque è, per i giudici, una colpa non scusabile quando, come in questo caso, non ci sono state “pressioni, violenze o minacce dal marito”, ma solo la “decisione unilaterale” di una donna. Ora è andata così a vivere dalla madre perdendo ogni diritto a casa e assegno. La Suprema Corte le ha addossato l’addebito anche se non aveva un amante, ma si è trattato di un momento di scoraggiamento e fuga da un matrimonio che mostrava segni di crisi. A lei si sono uniti i due figli. Al primogenito, che ancora non lavora, il padre deve dare 300 euro al mese.

 

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