Le cronache raccontano di fanghi di depurazione smaltiti nella nostra isola, pur in siti già autorizzati al conferimento.
La Sardegna non può essere la discarica d’Italia, per evidenti ragioni etiche ed economiche, in forza del suo pregio ambientale, in ragione della sua vocazione turistica, per il rispetto che si deve ai sardi che qua nascono e qua scelgono di restare.
«Per questo, come Gruppo consiliare del Partito democratico – spiega il consigliere regionale Salvatore Corrias – abbiamo depositato una Mozione che impegna il Presidente della Giunta e l’Assessore della Difesa dell’Ambiente a valutare la possibilità di impedire l’ingresso in Sardegna di rifiuti e fanghi di depurazione provenienti da altre regioni, ad assicurare che tali conferimenti non incidano sui livelli di autosufficienza delle discariche della nostra Regione rispetto all’ordinario smaltimento dei rifiuti, a garantire che vengano effettuati gli opportuni controlli circa la natura, la provenienza e il rispetto dei parametri di legge di tutti i rifiuti extra regionali e ad intraprendere, infine, apposite azioni volte a disporre e a verificare che i fanghi di depurazione, compresi quelli prodotti in Sardegna, non possano essere “sparsi” nei campi della nostra Isola.Nessuno sporchi la Sardegna».
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