ogliastra.vistanet.it

Il figlio del dio Nettuno, eroe di Sandalia

Dal libro di Gianmichele Lisa "101 storie sulla Sardegna che non ti hanno mai raccontato", collezione La Nuova Sardegna

Dal libro di Gianmichele Lisa "101 storie sulla Sardegna che non ti hanno mai raccontato", collezione La Nuova Sardegna

Articolo di Maria Lidia Contu.

Quando ancora la civiltà non era giunta nell’isola, Torco, figlio del dio Nettuno, proteggeva Sandalia e i suoi abitanti dagli attacchi nemici. Si narra che fu lui a scoprire che l’isola aveva la forma di un sandalo mentre giungeva dal mare per volere divino. Torco era un abile marinaio al comando di una nave dai giunchi intrecciati e perlustrava l’isola giorno e notte senza sosta affinché non fosse depredata.

Con Torco le popolazioni dell’isola si sentivano al sicuro, nonostante essa fosse stata oggetto ripetutamente di attacchi da parte dei nemici.  Fra i tanti pirati che insediavano Sandalia, Torco aveva un nemico in particolare, era Atlante, il capo dei pirati più agguerriti del Mediterraneo. Più volte gli uomini di Atlante avevano cercato attaccato l’isola ma Torco l’aveva sempre difesa strenuamente e con tutte le proprie forze. Il tempo però passò ben presto anche per il caloroso comandante e nonostante la sua origine divina il suo corpo non venne preservato dal decadimento fisico. Atlante quindi, molto più giovane di lui, pensò che fosse giunto il momento di sferrare la propria offensiva sull’isola.

Si alleò con tutte le flotte di pirati d’Africa e li condusse fino a Sandalia. Erano numerosi e approdavano in ogni meandro, in ogni insenatura, anche quella più nascosta. Ma per quanto la flotta di Atlante fossero numerosa, gli uomini di Torco erano abili e forti della loro bravura di marinai riuscivano sempre a ricacciare i loro nemici in mare. Tutto sembrava volgere a favore della flotta dell’eroe di Sandalia ma ad un tratto un evento cambiò le sorti della battaglia: la grossa nave di pirati al comando di Atlante speronò quella di canne di Torco che in breve tempo venne inghiottito dalle acque. Il suo corpo era avvolto dai flutti e giunse in fondo al mare tra le braccia del padre Nettuno. Pur di ridargli vita il padre insufflò in lui lo spirito del mare e a quel punto il corpo di Torco cambiò aspetto: le sue gambe si unirono formando una coda simile a quella di un pesce e i suoi peli si trasformarono in squame. Sul suo collo spuntarono poi delle branchie e, dopo avere emesso il suo primo respiro, Torco aprì gli occhi: non era più un uomo, si era tramutato in un tritone,  più abile di prima nel muoversi tra i flutti del mare.

Decise allora di difendere Sandalia, la sua amata isola rimasta senza condottiero. Chiamò a sé tutti i tritoni e li condusse fin sulla superficie del mare. Quando tutto sembrava ormai perduto i tritoni circondarono le navi nemiche e con le loro code iniziarono ad agitare le acque fino a creare delle onde altissime che s’infransero sulle navi nemiche facendole naufragare. Così Torco salvò la sua isola ma non divenne mai più un uomo. Si narra che egli viva ancora tra i mari che bagnano l’isola e che talvolta percuote furiosamente le acque con la propria coda per avvisarci e proteggerci dai nemici.

Tratto dal libro 101 storie sulla Sardegna che non ti hanno mai raccontato di Gianmichele Lisai. 

 

Exit mobile version