“ ‘O Mare Mio”, il programma ideato da Cannavacciuolo e prodotto da Endemol Shine Italy per Discovery Italia, in onda sul Nove la domenica sera alle 21.25, vede lo Chef delle pacche sulla spalla, in viaggio per i borghi marinari dell’Italia, alla scoperta del mare e delle sue bontà. Durante la trasmissione vengono presentate le ricette tipiche del luogo e le diverse tecniche di pesca adottate dai pescatori locali. Tra le varie località scelte anche l’isola sulcitana. I tre migliori cuochi non professionisti di Carloforte si sfideranno nell’esecuzione di un piatto della tradizione locale.

Giudici della gara saranno Cannavacciuolo, il pescatore che ha accompagnato lo Chef in mare e, novità di questa edizione, un personaggio del borgo legato alle tradizioni locali che racconterà le bellezze del territorio. Il vincitore potrà affiancare Cannavacciuolo nella preparazione di una ricetta ideata dallo Chef ispirandosi al piatto oggetto della sfida. Oltre Carloforte, Cannavacciuolo incontrerà i pescatori di  Oneglia, Scilla, Termoli, mentre domenica scorsa nella prima puntata andata in onda a visitato Procida.

Il ventennale della morte del grande Lucio Battisti cade oggi, 9 settembre, e il web pullula di foto e ricordi. La sua ultima apparizione in TV è datata al lontano 1972, poi più nulla: chiusura totale a incontri, interviste ed esibizioni. Una riservatezza assoluta, mistero. Non gli piaceva essere scrutato, osservato, studiato. Lui il pubblico dal vivo non lo bramava, non lo riteneva indispensabile. La musica, ecco quello che amava fare. Da solo, nel suo studio, fabbricando note ed emozioni. 15 anni di sodalizio con Mogol durante i quali ha firmato successi indimenticabili: “La canzone del sole”, “Giardini di marzo”, “Mi ritorni in mente”, “Acqua azzurra”. Ha lasciato che solo la sua musica viaggiasse, che le persone lo ricordassero comunque seppur non vedendolo. Poi, la malattia. Aveva 55 anni quando è morto, Lucio Battisti. Oggi, a vent’anni di distanza dal giorno in cui la musica ha perso un suo genio, rimane tanto, ancora. Straordinaria la lezione che ha lasciato in eredità, Battisti ha infatti rinnovato la canzone italiana aprendo la contaminazione con altri generi, sperimentando sempre e credendo fortemente nel suo lavoro. Ora i suoi 12 album sono in mano al Tribunale che deciderà il loro futuro.