Dopo trent’anni torna l’incubo della malaria in Italia. Una bimba trentina di appena quattro anni, Sofia Zago, è morta di malaria autoctona, primo caso registrato sul territorio nazionale dopo tantissimo tempo.

La bimba, portata al pronto soccorso di Trento sabato scorso per la febbre altissima, è stata  trasferita, già in coma,  in elicottero all’ospedale Civile di Brescia  dove è morta nella notte tra domenica e lunedì.

I medici stanno cercando di comprendere come la piccola Sofia possa essere stata contagiata mentre la Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta.

Sono sempre più numerosi i focolai di blue tongue che si sono sviluppati in Ogliastra nelle ultime settimane, gli allevatori sono disperati e temono danni ancor più pesanti. «Sto dialogando costantemente con gli uffici del Servizio Veterinario della ASL Unica e dei due Assessorati competenti, Sanità e Agricoltura, dell’Assessorato alla Sanità – afferma il consigliere regionale Franco Sabatini – si sta monitorando la situazione e, dai dati trasmessi, sono risultati infetti oltre quattromila capi in tutto il territorio ogliastrino e trentasei di questi sono morti a causa del morbo. I nostri allevatori non devono essere lasciati da soli ad affrontare l’emergenza».

Il disastro blue tongue si somma adesso, per gli operatori del comparto ovicaprino dell’Ogliastra, alle note difficoltà dovute alla crisi del mercato isolano dei prodotti lattiero-caseari e ai danni causati dalla siccità: e se anche il dato relativo ai decessi causati dal morbo non appare particolarmente allarmante se rapportato agli oltre quindicimila capi sottoposti a controllo, ciò che si teme sono gli effetti della malattia la quale determina una riduzione della produzione del latte e aborti dei capi gravidi.

«La politica deve ora prendere una posizione forte – prosegue Sabatini – entro i prossimi giorni intendo favorire un incontro tra i Sindaci del territorio e gli Assessori regionali della Sanità e dell’Agricoltura per valutare congiuntamente le modalità di erogazione dei rimborsi che spettano in situazioni calamitose come questa”. Il Consigliere ogliastrino ritiene non più procrastinabile la ricerca di una soluzione economica al fine di risarcire i pastori degli immensi danni che stanno subendo “Ho avuto modo di incontrare alcuni titolari di aziende colpite dove ho toccato con mano lo sconforto e la profonda preoccupazione per il destino delle proprie famiglie».

«Il Servizio Veterinario della ASL Unica sta monitorando giorno per giorno la situazione – afferma sempre Franco Sabatini – e stanno attuando tutti gli interventi fitosanitari necessari per contenere il divulgarsi dei focolai. Per quanto in mio potere, non posso che garantire tutto il mio impegno a supporto degli allevatori».