Carnevale 2017: in 4mila per le vie di Jerzu. Grande soddisfazione per gli organizzatori
Sarà un carnevale difficile da dimenticare quello che ha visto protagonista il paese di Jerzu quest’anno, palcoscenico di uno degli appuntamenti più divertenti dell’anno: per le vie del paese, infatti, si sono riversate circa 4000 persone rigorosamente in maschera e felici di
Sarà un carnevale difficile da dimenticare quello che ha visto protagonista il paese di Jerzu quest’anno, palcoscenico di uno degli appuntamenti più divertenti dell’anno: per le vie del paese, infatti, si sono riversate circa 4000 persone rigorosamente in maschera e felici di trascorrere un pomeriggio in totale allegria e spensieratezza.
A riempire di colori e musica le vie di Jerzu gli originali carri provenienti da Tertenia, Ulassai, Cardedu e, ovviamente, l’immancabile carro dei ragazzi di Jerzu che hanno sfilato per il centro abitato del paese del Cannonau in un tripudio di coriandoli, musica e balli dando il via ad una serata memorabile.
Una grande soddisfazione per gli organizzatori della Pro Loco e per l’intera comunità Jerzese che ha risposto positivamente e con entusismo a questo evento.
La formula vincente? Come hanno spiegato gli organizzatori “Il grande successo dell’edizione 2017 è legato soprattutto all’accordo che la Pro Loco ha saputo stringere con i paesi del circondario che ha permesso che ragazzi e famiglie di Jerzu, Cardedu, Ulassai e Tertenia si riversassero nelle strade del paese del Cannonau a festeggiare il Carnevale 2017”.
Fondamentale e determinante la partecipazione dei volontari, l’assistenza della Croce Verde e la direzione da parte dei Vigili Urbani e delle forze dell’ordine.
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La leggenda di Museto, il pirata saraceno che diede il nome alla spiaggia di Cardedu
Pochi sanno che la spiaggia di Museddu deve il proprio nome al pirata saraceno Al Mugahi, noto come Museto, che saccheggiò le coste orientali dell’isola poco dopo l’anno Mille. La leggenda narra che il pirata venne fatto prigioniero in Sardegna in tenera età e che qui venne allevato da un notabile musulmano.
Pochi sanno che la spiaggia di Museddu deve il proprio nome al pirata saraceno Al Mugahi, noto come Museto, che saccheggiò le coste orientali dell’isola poco dopo l’anno Mille. La leggenda narra che il pirata venne fatto prigioniero in Sardegna in tenera età e che qui venne allevato da un notabile musulmano.
Al Mugahi in seguito tornò in Spagna e si insediò a Denia divenendo amministratore di una Taifa, di un regno musulmano sorto in Spagna dopo la caduta del califfato di Cordoba. Dal porto di Denia il pirata partì con una flotta di 120 navi con diecimila uomini armati e mille cavalli. Dopo aver conquistato le isole Baleari, rivolse le sue mire egemoniche verso la Sardegna, inizialmente conquistò la costa occidentale e in seguito quella orientale. La conquista di quest’ultima si rivelò però alquanto ardua a causa della lontananza dalla base di Denia e a causa della presenza costante di flotte genovesi e pisane incaricate dal Papa Benedetto VII° di proteggere le coste tirreniche dalle incursioni nemiche.
Nonostante questi provvedimenti il pirata saraceno riuscì a eludere la sorveglianza e saccheggiare interamente l’isola prediligendo la zona di Museddu a causa della sua posizione strategica al centro della costa orientale. Per questo motivo il nome di Museddu è sopravvissuto per oltre mille anni dalla sconfitta dell’emiro saraceno ad opera della flotta cristiana, lasciando il suo nome leggendario all’incantevole spiaggia ogliastrina.
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