Il Sindacato Autonomo Barracelli reagisce energicamente alle offese e agli insulti rivolti ai propri membri in seguito ai commenti su un post della pagina Facebook L’Eco di Barbagia. La scintilla è stata un video che ha mostrato alcuni Barracelli su un gommone impegnati nel respingere natanti troppo vicini alla costa di Cala Goloritzè.
In risposta alle ingiurie, il sindacato, rappresentato anche dall’Unione Barracelli, ha deciso di intraprendere azioni legali, annunciando di aver incaricato uno studio legale di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Nuoro. L’obiettivo è denunciare le offese e i commenti denigratori rivolti ai pubblici ufficiali.
In una dichiarazione ufficiale, il sindacato ha sottolineato che l’attività di polizia marittima, svolta in ottemperanza ai loro compiti istituzionali, avviene nel rispetto della legge e delle competenze attribuite loro. I commenti diffamatori, secondo il sindacato, denigrano l’operato quotidiano dei Barracelli che, oltre a far rispettare la legge, spesso si trovano a rischiare la propria incolumità per il bene della collettività.
Tra i commenti presi di mira, vi sono accuse di bracconaggio e comportamenti scorretti, con espressioni denigratorie e offensive verso i Barracelli. Il sindacato ha anche espresso la propria intenzione di segnalare all’autorità giudiziaria le reazioni ai commenti diffamatori, ritenendo che l’istituzione dei Barracelli, con oltre quattro secoli di storia in Sardegna, meriti rispetto e considerazione per il servizio reso alla comunità.
Il sindacato ha sottolineato che il lavoro dei Barracelli non si limita a imporre sanzioni o a presentare denunce, ma spesso implica anche il salvataggio di vite umane. Hanno ricordato, con rammarico, che diversi membri della loro istituzione hanno perso la vita nell’adempimento del loro dovere. Pertanto, sebbene si rispetti il diritto di critica, si esorta a farlo in modo civile e rispettoso nei confronti di coloro che svolgono un servizio pubblico così delicato.