L’11 agosto prevista l’esibizione della Pattuglia Acrobatica sul lungomare di Orrì.

È iniziato il conto alla rovescia per l’Air Show dell’11 agosto, lo spettacolo acrobatico delle Frecce Tricolori che per la prima volta nella storia solcheranno i cieli dell’Ogliastra.

L’evento richiamerà a Tortolì migliaia di ogliastini e, si spera, altrettanti visitatori che con il naso all’insù ammireranno le esibizioni dell’Aeronautica Italiana. Per questo motivo bisognerà mettere in campo tutte le forze necessarie a garantire l’assoluta sicurezza prima, durante e dopo lo spettacolo per il quale non si dovrà pagare nessun biglietto.

Martedì mattina a Nuoro, si terrà un vertice tra gli amministratori locali, le forze dell’ordine, l’Aero Club di Cagliari e il Prefetto Pietro Lisi per il via libera alla manifestazione: due ore di acrobazie spettacolari disegnate nel cielo di Orrì da dieci velivoli civili tra alianti a motore, biplani, elicotteri, e aerei d’epoca. Gli aerei militari, 10 Aermacchi Mb 339, decolleranno dalla base di Decimomannu, mentre gli aerei civili potrebbero partire dall’aeroporto di Tortolì, un segnale di speranza a un anno e mezzo dell’ultimo volo.

Pochi sanno che la spiaggia di Museddu deve il proprio nome al pirata saraceno Al Mugahi, noto come Museto, che saccheggiò le coste orientali dell’isola poco dopo l’anno Mille. La leggenda narra che il pirata venne fatto prigioniero in Sardegna in tenera età e che qui venne allevato da un notabile musulmano.

Al Mugahi in seguito tornò in Spagna e si insediò a Denia divenendo amministratore di una Taifa, di un regno musulmano sorto in Spagna dopo la caduta del califfato di Cordoba. Dal porto di Denia il pirata partì con una flotta di 120 navi con diecimila uomini armati e mille cavalli. Dopo aver conquistato le isole Baleari, rivolse le sue mire egemoniche verso la Sardegna, inizialmente conquistò la costa occidentale e in seguito quella orientale. La conquista di quest’ultima si rivelò però alquanto ardua a causa della lontananza dalla base di Denia e a causa della presenza costante di flotte genovesi e pisane incaricate dal Papa Benedetto VII° di proteggere le coste tirreniche dalle incursioni nemiche.

Nonostante questi provvedimenti il pirata saraceno riuscì a eludere la sorveglianza e saccheggiare interamente l’isola prediligendo la zona di Museddu a causa della sua posizione strategica al centro della costa orientale. Per questo motivo il nome di Museddu è sopravvissuto per oltre mille anni dalla sconfitta dell’emiro saraceno ad opera della flotta cristiana, lasciando il suo nome leggendario all’incantevole spiaggia ogliastrina.