Lo sapevate? il Vesuvio e il Monte Somma prima formavano un unico grande vulcano

Dove oggi ci sono Vesuvio e monte Somma esisteva un immenso vulcano: prima che si formasse il promontorio col cratere vulcanico che caratterizza oggi il paesaggio di Napoli, esisteva un grande vulcano definito come complesso Somma-Vesuvio, formatosi 25.000 anni fa. Precedente alla sua formazione, l’area era già caratterizzata da un’attività vulcanica iniziata oltre 400.000 anni fa.
Lo sapevate? il Vesuvio e il Monte Somma prima formavano un unico grande vulcano.
Dove oggi ci sono Vesuvio e monte Somma esisteva un immenso vulcano: prima che si formasse il promontorio col cratere vulcanico che caratterizza oggi il paesaggio di Napoli, esisteva un grande vulcano definito come complesso Somma-Vesuvio, formatosi 25.000 anni fa. Precedente alla sua formazione, l’area era già caratterizzata da un’attività vulcanica iniziata oltre 400.000 anni fa.
Il vulcano probabilmente aveva un’altezza di 1.600-1.800 metri sul livello del mare, mentre altre tesi sostengono, invece, che il vulcano dovesse superare i 2.000 metri.
A causa di varie eruzioni avvenute nel corso dei millenni, il Somma Vesuvio si è continuamente trasformato, subendo una serie di collassi, tanto che oggi ne è visibile solo il fianco settentrionale che identifichiamo come il Monte Somma.
Il Vesuvio è l’unico vulcano attivo dell’Europa continentale e fa parte di una vasta area vulcanica che si è originata circa 2 milioni di anni fa, durante le fasi tettoniche connesse all’apertura del bacino tirrenico e all’assestamento della catena appenninica; l’attuale forma del vulcano è il risultato del continuo susseguirsi, negli ultimi 25.000 anni, di eruzioni esplosive ed effusive.
Questi eventi hanno in parte demolito il vulcano più antico, all’interno del quale si è originato il Gran Cono del Vesuvio.
Il Vesuvio ha una tipica forma tronco-conica il cui punto più alto raggiunge i 1.277 m s.l.m.. Il cratere ha attualmente un diametro di 450 m ed una profondità di 300 m. Alla base del cratere e all’interno della caldera del Somma si trovano diverse bocche eruttive, dalle quali sono fuoriuscite molte delle colate laviche di epoca storica, a partire dal tra il 1631 fino all’ultima eruzione del 1944.
Attualmente sul Gran Cono del Vesuvio sono presenti piccole fumarole, segno del suo stato di “riposo attivo” quiescenza.
Il Monte Somma ha un’altezza massima di 1.132 m s.l.m., in corrispondenza della Punta Nasone, ed un diametro alla base di circa 15 km. Il Monte Somma è l’edifico vulcanico più antico del complesso, demolito in gran parte dagli eventi eruttivi susseguitisi negli ultimi 25.000 anni, durante i quali si è originato al suo interno il Gran Cono del Vesuvio.
Attualmente il Somma ha una forma ad arco, aperto a sud, che circonda il Gran Cono in tutto il settore settentrionale. Ha una superficie solcata da profondi valloni, denominati lagni, che raggiungono anche le quote più basse, ed una cresta notevolmente articolata e frastagliata, costituita da una serie di grossi spuntoni di roccia chiamati localmente cognoli.
La caldera del Somma, ovvero il cratere formatosi dall’attività vulcanica, ha un diametro alla base di circa 15 km e contiene al suo interno il Gran Cono del Vesuvio, separato dalla Valle del Gigante, oggi ricoperta dalle numerose colate laviche prodotte nel corso degli ultimi secoli.
La Valle del Gigante è suddivisa in Valle dell’Inferno ad est e Atrio del Cavallo ad ovest. Le pendici del Somma rappresentano alcuni degli ambienti più selvaggi ed incontaminati del Parco: in particolare gli estesi boschi misti mesofili, caratterizzati dalla presenza di castagni, robinie, betulle, aceri napoletani ed ontani napoletani, e di una ricca fauna.
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