Lo sapevate? A Napoli esistono le Scale Troisi, dedicate al grande attore e regista

Le scale Troisi si trovano nel quartiere di Chiaia e sono dedicate al grande Massimo Troisi. Furono set del film “Scusate il ritardo”: indimenticabile la scena in cui Troisi discuteva delle pene d’amore di Lello Arena sotto la pioggia. Era il 1983 e Massimo Troisi girava sotto il diluvio una delle scene cult del cinema italiano: quella degli sfoghi d'amore dell'amico Tonino (interpretato magistralmente da Lello Arena) su una scalinata (allora apparentemente anonima) nei pressi di via Crispi.
Lo sapevate? A Napoli esistono le Scale Troisi, dedicate al grande attore e regista.
Le scale Troisi si trovano nel quartiere di Chiaia e sono dedicate al grande Massimo Troisi. Furono set del film “Scusate il ritardo”: indimenticabile la scena in cui Troisi discuteva delle pene d’amore di Lello Arena sotto la pioggia. Era il 1983 e Massimo Troisi girava sotto il diluvio una delle scene cult del cinema italiano: quella degli sfoghi d’amore dell’amico Tonino (interpretato magistralmente da Lello Arena) su una scalinata (allora apparentemente anonima) nei pressi di via Crispi.
Proprio lì, nella scalinata di Piazza Roffredo Beneventano, è stata pronunciata la celebre battuta: “Meglio 50 giorni da orsacchiotto che un giorno da leone o 100 giorni da pecora”.
Le scale di via Mariconda, presso piazza Beneventano, nel quartiere Chiaia, dove fu girata quella scena, dal 2016 sono intitolate a Massimo Troisi.
L’associazione “NapoliEvviva” si era fatta promotrice di una petizione, consegnando alla Commissione toponomastica del Comune di Napoli 1500 firme di cittadini a sostegno dell’iniziativa.
Il film fu diretto e interpretato da Massimo Troisi. In Scusate il ritardo, il protagonista Vincenzo vive un’esistenza priva di stimoli, piena di piccole e grandi insicurezze e con il suo perenne senso di inferiorità nei confronti del fratello Alfredo, affermato attore. Vincenzo ha a che fare quotidianamente con l’amico Tonino, interpretato alla grande da Lello Arena, disperato per una storia d’amore finita. Le gradinate di via Andrea Mariconda sono il set di un irresistibile duetto tra Massimo Troisi e Lello Arena. Queste scale rievocano la scena in cui Vincenzo, sotto una pioggia scrosciante, cerca di consolare il suo amico Tonino appena lasciato dalla fidanzata. Lello Arena ricorda che questa difficile scena fu preparata in tutti i dettagli e poi modificata sfruttando gli spazi forniti dal luogo. La gag dello schizzo dell’acqua, ad esempio, è stata improvvisata al momento delle riprese, sfruttando la mancanza di un lastrone sulla pavimentazione stradale.
“La scelta del set era perfetta – scrisse Arena nel suo libro Io, Napoli e tu – perché sotto c’è il lungomare, uno dei più belli del mondo, e sopra ci sono strade ricche, animate dai negozi raffinati. La scena viene girata di notte e prevede una robusta pioggia continua sui due personaggi coinvolti. Finta come sempre. (…) Il lungo piano sequenza continuava a rivelare molte possibilità di sviluppo comico ogni volta che lo rifacevamo. Con un’attenzione particolare per le pozzanghere che, ciak dopo ciak, cominciavano a formarsi sul percorso e che il mio personaggio usava, con un tripudio di schizzi d’acqua di cui Massimo era bersaglio e vittima, per sfogare le proprie pene d’amore. (…) Massimo decise addirittura di togliere una pietra dalla pavimentazione per far sì che si creasse una pozza d’acqua enorme che consentisse a me di produrre uno schizzo finale esagerato e a lui una di quelle straordinarie chiusure comiche che non a caso sono diventate leggendarie”.
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