Lo sapevate? Nel 1805 Napoleone Bonaparte si fece incoronare Re d’Italia nel Duomo di Milano

L'incoronazione di Napoleone Bonaparte Re d'Italia è stata la cerimonia con cui Napoleone Bonaparte fu incoronato Re d'Italia con la leggendaria Corona Ferrea a Milano. L'incoronazione fu celebrata il 26 maggio 1805 al Duomo di Milano. Il tutto avvenne con una sfarzosissima cerimonia. L’evento ebbe risonanza in tutta Europa.
Lo sapevate? Nel 1805 Napoleone Bonaparte si fece incoronare Re d’Italia nel Duomo di Milano.
L’incoronazione di Napoleone Bonaparte Re d’Italia è stata la cerimonia con cui Napoleone Bonaparte fu incoronato Re d’Italia con la leggendaria Corona Ferrea a Milano. L’incoronazione fu celebrata il 26 maggio 1805 al Duomo di Milano. Il tutto avvenne con una sfarzosissima cerimonia. L’evento ebbe risonanza in tutta Europa.
Il 26 maggio 1805 Napoleone Bonaparte si fece incoronare sovrano della previgente Repubblica italiana, costituendo così un regno posto sotto il controllo delle forze armate francesi che comprese l’Italia centro orientale e buona parte del settentrione con capitale Milano.
La mattina del giorno stabilito, sotto un sole splendido, la folla affollava la piazza del Duomo durante l’attesa del corteo; tutte le campane della città suonarono a festa e le artiglierie spararono a salve. Alle undici e mezzo giunsero Giuseppina di Beauharnais ed Elisa Bonaparte Baciocchi in ricchissime vesti, che andarono ad occupare posto nella tribuna dorata per godersi lo spettacolo. Poco dopo cominciò a sfilare il corteo, aperto da rappresentanti delle guardie francese e italiana, seguiti da araldi, paggi, maggiordomi, uscieri e aiutanti.
Quattro giorni prima dell’incoronazione, tre carrozze di corte furono mandate a Monza a prendere la Corona Ferrea che, portata a Milano, fu deposta sull’altare maggiore del Duomo di Milano e custodita giorno e notte da giovani monzesi.
Napoleone, sotto un baldacchino sorretto da canonici, fu accompagnato al trono e cominciò la cerimonia rallegrata da marce e cori trionfali, eseguiti da oltre duecentocinquanta strumentisti guidati dai maestri Pollini e Minoia. Cessati i cori, le marce e le preghiere, i grandi ufficiali del regno deposero sull’altare gli onori; il cardinale consegnò questi oggetti all’imperatore, che porse la spada al principe Eugenio, suo futuro viceré; quindi Napoleone accostatosi all’altare, prese la corona ferrea, se la mise in capo su quella imperiale e pronunciò le famose parole: “Dio me l’ha data, guai a chi la tocca”. Napoleone Bonaparte sarà l’ultimo dei sovrani italiani ad essere cinto in capo con la Corona Ferrea, tradizione che durava fin dal periodo longobardo. La leggendaria Corona Ferrea, oggi è custodita nel Duomo di Monza.
Quella stessa corona, come riporta un vecchio articolo de La Nazione, cinse infatti il capo dei re longobardi, di Carlo Magno come dei suoi successori, e aveva un alto valore per chi lo indossava: oltre a simboleggiare la continuità con l’impero romano, legava il potere terreno del sovrano a un’origine divina. Secondo la tradizione, quella corona aveva una relazione diretta con la passione e crocifissione di Cristo e con il primo imperatore cristiano.
Secondo la leggenda la storia della Corona ferrea risale alla madre dell’Imperatore Costantino, Elena, che all’incirca nell’anno 324, ordinò che si scavasse nell’area del Golgota alla ricerca di oggetti legati alla passione di Cristo. Dagli scavi rinvenne la sacra Croce che aveva i chiodi ancora conficcati. Quando Elena ripartì verso Roma, lasciò a Gerusalemme la croce, ma portò con sé i due chiodi, con cui fece creare con l’uno un morso di cavallo, e montare l’altro sull’elmo di Costantino, in modo tale che in battaglia l’imperatore e il suo cavallo ricevessero protezione divina.
Papa Gregorio I donò uno dei chiodi alla regina dei Longobardi, Teodolinda, due secoli dopo. Fu allora che, da questo sacro chiodo ribattuto a formare una lamina modellata in un verso circolare, venne realizzata la Corona ferrea. In realtà recenti analisi sulla reliquia, custodita nel Duomo di Monza, hanno evidenziato che l’anello è d’argento e risale al quarto secolo. Altro gesto altamente simbolico: quel 26 maggio 1805 fu Napoleone stesso, con le proprie mani, a porre la Corona ferrea sul suo capo.
La corona ferrea, o del ferro, è un’antica corona che per secoli fu usata per la consacrazione di numerosi sovrani tra i quali i Re d’Italia. La Chiesa cattolica la ritiene una reliquia per via della tradizione – smentita dalle moderne analisi – che la voleva in parte realizzata con uno dei chiodi della crocifissione di Gesù. In realtà l’elemento che si riteneva ferreo (l’anello che sostiene le placche d’oro che ne costituiscono il perimetro) è d’argento.
Recenti rilevazioni ne datano la fabbricazione a circa il quarto-quinto secolo.
La corona ha forma circolare irregolare con un diametro interno di circa 15 centimetri, un diametro esterno che va dai 16,5 ai 17,2 centimetri, una circonferenza di 48 centimetri e un’altezza compresa tra i 5,3 e i 5,5 centimetri. È composta da sei piastre in oro (circa 84%, il resto argento) alte 53 millimetri e incernierate tra loro; nella parte interna è fissata una lamina d’argento alta un centimetro con spessore di circa un millimetro.

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