Lo sapevate? Il primo vero grattacielo di Milano è la Torre San Babila

Qual è stato il primo vero grattacielo di Milano? La risposta si trova in una targa nel cuore della città: la Torre San Babila, conosciuta anche come Torre Snia Viscosa.
Qual è stato il primo vero grattacielo di Milano? La risposta si trova in una targa nel cuore della città: la Torre San Babila, conosciuta anche come Torre Snia Viscosa. Costruita tra il 1935 e il 1937 su progetto dell’architetto Alessandro Rimini, questa torre rappresenta il primo edificio milanese a rispecchiare i criteri internazionali del termine “grattacielo”.
Secondo gli archetipi d’oltreoceano dell’epoca, infatti, un grattacielo non doveva essere solo un edificio alto, ma doveva anche sorgere in una posizione centrale e possedere caratteristiche polifunzionali e autoreferenziali.
La storia dello skyline di Milano inizia nel 1923, quando in Piazza Piemonte furono costruiti due palazzi in stile Art Déco alti 38 metri. La loro realizzazione richiese una deroga al piano regolatore dell’epoca, che limitava l’altezza massima a 28 metri. Per la loro imponenza, i milanesi li definirono subito “i grattacieli”, anche se in realtà erano solo i primi tentativi di verticalità in città. Progettati dall’architetto Mario Borgato, questi edifici furono un primo passo verso il cambiamento. Dieci anni dopo, nel 1935, venne completata la Casa-Torre Rasini, progettata da Emilio Lancia e Gio Ponti, con i suoi 50 metri di altezza. Questa torre segnò un ulteriore passo avanti nell’evoluzione architettonica della città, ma non quello definitivo.

Torre San Babila – Giuseppe Piredda
Nemmeno la crisi economica degli anni ’30, causata dalle sanzioni internazionali imposte all’Italia dopo l’invasione dell’Etiopia, riuscì a fermare la verticalizzazione della città. Ed infatti proprio in quel periodo si aprì una vera e propria gara verso l’alto, che portò alla costruzione di edifici a torre sempre più imponenti. Nel 1937 venne completata la Torre Snia Viscosa, oggi nota come Torre San Babila. Progettata da Alessandro Rimini, questa torre si distingue come il primo vero grattacielo milanese, in linea con i modelli statunitensi dell’epoca. La sua posizione centrale, le sue funzioni polifunzionali e la sua architettura innovativa ne fecero un simbolo della modernità.

Torre San Babila – Giuseppe Piredda
Negli anni successivi, altri edifici contribuirono a definire lo skyline della città. Nel 1938 Gio Ponti realizzò il Palazzo Montecatini, alto 57 metri, un perfetto esempio di architettura funzionale. L’anno seguente, nel 1939, Mario Bacciocchi progettò il Palazzo Locatelli, che con i suoi 67 metri segnò un nuovo record di altezza per l’epoca. Questi edifici, insieme alla Torre San Babila, rappresentano le prime vere espressioni dell’architettura verticale milanese, anticipando la trasformazione della città in una metropoli moderna e proiettata verso il futuro.

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