Lo sapevate? In Via Laghetto a Milano c’era la dimora di una strega

La leggenda racconta che la strega Arima, quando la peste giunse a Milano, protesse tutti gli abitanti di via Laghetto.
Specchio, specchio delle mie brame, chi è la strega più temuta di Milano? Secondo la leggenda, è Arima, la strega di via Laghetto, rispettata dalle sue simili e temuta da tutti gli altri.
A pochi passi dal Duomo, vicino all’Università Statale, oggi sorge un tranquillo quartiere residenziale. Ma un tempo, via Laghetto era un rifugio di anime perse, disadattati e prostitute. Qui vivevano anche operai, vetraschi e carbonai, i “Tencitt”, addetti allo scarico del carbone. Il loro mestiere era così sporco che la via venne soprannominata “Ca’ de Tencitt”, la casa degli sporchi.
Via Laghetto non era solo un rifugio per gli ultimi. Verso la fine del 1500, durante la costruzione del Duomo, qui sorgeva una darsena artificiale utilizzata per trasportare i blocchi di marmo. La zona era abitata anche dagli operai impegnati nella costruzione, dai conciatori di pelli e dai carbonai, creando un microcosmo di fatica e sacrificio.
Quando a Milano arrivò la peste, la città fu messa in ginocchio; tuttavia, nonostante il dilagare del morbo, in via Laghetto nessuno si ammalava mai.
La popolazione non riusciva a spiegarsi questo mistero e cominciò a credere che la malattia venisse tenuta lontana dai riti magici delle streghe che vi abitavano. La voce si sparse in fretta: Arima aveva protetto la zona con un incantesimo. Di lei si sa poco. Abitava al numero 2 di via del Laghetto. Guariva con le erbe, placava le tensioni tra le streghe di Piazza della Vetra e godeva di un rispetto raro. Per molti era la “Strega delle streghe”.
Ma cosa salvò davvero via Laghetto dalla peste? Probabilmente, il carbone stesso. Le sue proprietà disinfettanti proteggevano chi lo maneggiava ogni giorno. La scienza non lo sapeva, e dove la scienza taceva, parlava la leggenda.
Arima scomparve nel nulla. Nessun rogo, nessuna condanna. Solo una storia tramandata nei secoli. Che fosse magia o semplice intuizione, una cosa è certa: via Laghetto non dimentica la sua strega.
La verità? Forse era solo una donna dotata di empatia e di una conoscenza fuori dal comune. Curava i “Tencitt”, quegli uomini perennemente anneriti dal carbone che nessuno voleva neanche sfiorare. Per le donne della zona, Arima rappresentava pietà e compassione. Ciò che la Chiesa, all’epoca, non seppe offrire.

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