Lo sapevate? A Milano ci sono due sculture collegate da un filo invisibile!

In Piazzale Cadorna, l’Ago, Filo e Nodo non è solo un omaggio alla moda, ma nasconde un significato curioso che passa sotto la metro!
Tra le zone più frequentate di Milano troviamo Piazzale Cadorna, un crocevia di bus, tram, metro e treni. Ed è proprio qui che, dal 2000, svetta una delle sculture più curiose – e discusse – della città: Ago, filo e nodo. Ma lo sapevate che questa fontana ha un triplice significato?
Negli anni ‘90 Piazzale Cadorna era già uno dei nodi più trafficati di Milano. Per questo motivo si decise di riqualificare l’area, affidando il progetto a Gae Aulenti. L’architetto ridisegnò la piazza con ampi marciapiedi, colonne rosse, tettoie in vetro e pannelli verdi. Tra le sue richieste, anche una fontana, affidata alla coppia di artisti Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen.
Nacque così Ago, filo e nodo, una scultura imponente: 18 metri di altezza e 86 di larghezza. L’opera venne inaugurata nel 2000, ma fu accolta con freddezza dalla critica, che la giudicò fuori contesto. Eppure, il suo significato è più profondo di quanto sembri. La scultura si divide in due parti, unite da un filo immaginario che passa sotto la metro, simboleggiando il movimento continuo della città. I colori – rosso, giallo e verde – richiamano le principali linee metropolitane. Infine, l’ago, il filo e il nodo rendono omaggio a Milano come capitale italiana della moda.
Gae Aulenti svelò poi un’ultima curiosità: il filo intrecciato richiama il Biscione dei Visconti, storico simbolo della città. Così Ago, filo e nodo passò da essere una delle opere più criticate a una delle più amate e fotografate della città.

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