Lo sapevate? Il palco del Teatro alla Scala è il più innovativo al mondo

Il Teatro alla Scala ha sempre saputo guardare avanti, innovandosi per restare al passo con i tempi. Ma lo sapevate che da qualche anno a questa parte è considerato il più innovativo al mondo? Scoprilo nel nostro nuovo articolo.
Il Teatro alla Scala ha sempre saputo guardare avanti, innovandosi per restare al passo con i tempi. Oggi segna un nuovo record mondiale: il suo palco, il primo al mondo con una tecnologia rivoluzionaria, permette di allestire le prove di un’opera nel pomeriggio e trasformarsi completamente per lo spettacolo serale. Un cambiamento che riscrive le regole del teatro.
Ma cosa rende davvero speciale questo palcoscenico?
Si tratta di una macchina scenica innovativa, progettata dall’ingegnere Franco Malgrande, che combina movimenti manuali ed elettrici per preparare e cambiare le scenografie in tempi ridotti. Il palco ha un sistema di movimentazione che, partendo da 18 metri sotto terra, dove vengono allestiti gli elementi scenici, li porta fino a 4 metri sopra il livello del palco.
Il sistema include 75 tiri di scena manuali, 50 elettrici, un meccanismo per la movimentazione del sipario, ponti luce e 15 argani per l’illuminazione. Sono presenti anche pedane mobili per la fossa dell’orchestra, rendendo il palcoscenico estremamente versatile e adatto a ogni tipo di rappresentazione. Ma non finisce qui: la parte centrale del palco è divisa in otto elementi mobili che possono essere regolati a diverse altezze, creando effetti scenografici spettacolari.
Questi elementi laterali e indipendenti consentono di modellare lo spazio in modo flessibile, offrendo ai registi infinite possibilità creative. Per realizzare questa innovazione, è stato necessario scavare fino a 19 metri di profondità, nonostante la presenza della falda acquifera a 16 metri. La fossa scenica è stata posizionata a -18 metri, grazie a un sistema di impermeabilizzazione chiamato “vasca bianca”, che garantisce sicurezza e stabilità alla struttura.
L’intera macchina scenica è integrata nella nuova torre che si trova dietro la storica facciata neoclassica del teatro. La struttura, progettata dall’architetto Mario Botta, ospita anche le sale prove per orchestra, balletto e coro, oltre a un centinaio di camerini, uffici e una mensa per artisti e personale tecnico.
Questa nuova tecnologia ha debuttato ufficialmente il 7 dicembre 2019, con la prima del nuovo allestimento di “Tosca” diretto da Davide Livermore. Durante il celebre Te Deum, il palco si è sollevato, lasciando Scarpia al di sotto, mentre gli ecclesiastici sopra di lui simboleggiavano la lotta tra il bene e il male. Un utilizzo scenografico potente e suggestivo, che dimostra le incredibili potenzialità di questo nuovo sistema.
Con questa innovazione, la Scala si conferma non solo un tempio della musica e dell’opera, ma anche un esempio di eccellenza tecnologica a livello mondiale.

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