La Milano horror: un viaggio tra misteri e leggende della città
Dal demonio in città al primo serial killer italiano: cinque storie macabre alla scoperta della Milano oscura
La notte più spaventosa dell’anno è arrivata. Nata come festa celtica e pagana, Halloween è diventato sinonimo di mistero e brivido. Una festa popolarissima anche da noi. E quale miglior occasione se non questa per andare a conoscere i luoghi più macabri della città? Se pensavi che Milano fosse solo luci e glamour, allora preparati a scoprire il suo lato oscuro. Ecco cinque destinazioni imperdibili per un Halloween che ti lascerà senza fiato.
La colonna del diavolo
Accanto alla Basilica di Sant’Ambrogio a Milano sorge la leggendaria Colonna del Diavolo. Si narra che i due fori presenti sulla colonna siano il risultato di uno scontro tra Sant’Ambrogio e il Diavolo. Il patrono di Milano prese a calci il demonio, facendolo sbattere contro la colonna, dove le sue corna rimasero conficcate. Da quei fori, il Diavolo sarebbe tornato negli inferi e, secondo la leggenda, da essi si sprigionerebbero ancora oggi effluvi di zolfo, evocando l’Inferno.
La chiesa di San Bernardino alle Ossa
Situata in Piazza Santo Stefano, a pochi passi dal Duomo, la Chiesa di San Bernardino alle Ossa nasconde un segreto macabro. All’apparenza sembra una chiesa comune, ma entrando sulla destra si accede a una cappella decorata con ossa umane. Costruita nel XIII secolo, l’ossario fu creato per accogliere i resti di malati di lebbra, condannati a morte e persone senza posto nei cimiteri. La leggenda narra che il 2 novembre lo spirito di una bambina, i cui resti sono presso l’altare, torni a vivere, guidando gli altri scheletri in una macabra danza.
La stretta Bagnera
Non lontano dal Duomo si trova una delle vie più strette di Milano, famosa per aver ospitato le terribili gesta del primo serial killer italiano, Antonio Boggia. Tra il 1849 e il 1859, Boggia commise almeno quattro omicidi, anche se si sospetta che le sue vittime possano essere state molte di più. Uccideva per truffe, estorsioni e altri motivi oscuri. Dopo essere stato catturato, fu condannato all’impiccagione. La sua testa venne consegnata a Cesare Lombroso per studi, ma andò poi perduta. Recentemente, la sua ascia, con cui compiva i delitti, è stata venduta in un mercatino. Si dice che nelle fredde notti d’inverno, si possano ancora udire le grida delle sue vittime riecheggiare nella via.
Palazzo Acerbi: la casa del Diavolo
Situato in Corso Porta Romana 3, il Palazzo Acerbi è legato a una sinistra leggenda. Si narra che nel 1615 il Diavolo arrivò a Milano sotto le spoglie del Marchese Ludovico Acerbi. Con barba lunga, occhi infuocati e un ghigno satanico, i milanesi credevano che fosse il demonio in persona. La voce si consolidò nel 1630, durante l’epidemia di peste: mentre i milanesi morivano a causa del morbo, il marchese continuava a organizzare lussuose feste nel suo palazzo, rimanendo immune alla malattia. Si racconta che la casa sia tuttora protetta dal Diavolo, poiché nemmeno un colpo di cannone nel 1848 riuscì a danneggiarla.
La Dama nera del Parco Sempione
Nel XV secolo, l’area dell’attuale Parco Sempione era un vasto bosco dietro il Castello Sforzesco. Dopo la caduta degli Sforza, parte fu trasformata in terreno agricolo e Piazza d’Armi, fino a diventare giardino pubblico nel 1894. La leggenda narra che, al calare della sera, una misteriosa donna vestita di nero si aggiri lungo il laghetto, lasciando dietro di sé un profumo di violetta. Chi ha tentato di avvicinarsi a lei ha visto un volto scheletrico che li ha spinti in uno stato di trance. Si dice che la donna conduca le sue vittime in una villa misteriosa, fuori dalla realtà, dove candelabri illuminano un’atmosfera funerea.
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