Lo spazio dove un tempo combattevano i gladiatori: l’Anfiteatro romano di Milano

Conosci la storia dell’Anfiteatro romano di Milano? Oggi, naturalmente, non esiste più, ma un tempo ospitava anche 30.000 spettatori...
Lo spazio dove un tempo combattevano i gladiatori: l’Anfiteatro romano di Milano.
Conosci la storia dell’Anfiteatro romano di Milano? Oggi, naturalmente, non esiste più, ma un tempo ospitava anche 30.000 spettatori…
C’è un posto a Milano dove un tempo erano soliti combattere i gladiatori. Oggi, ovviamente, questo posto non c’è più ma un tempo era l’Anfiteatro romano che per grandezza, era il terzo di tutto l’Impero Romano. I resti si trovano nella centralissima via De Amicis, e per immaginare quanto fosse imponente l’edificazione occorre davvero uno sforzo di fantasia. Parliamo di uno spazio che all’epoca era più grande dell’Arena di Verona, poiché poteva ospitare migliaia di persone desiderose di assistere allo spettacolo più cruento e sanguinolento di tutto l’antico impero. Qui, si sfidavano i gladiatori.
Ricostruzione UrbanFile.
Il parco dell’Anfiteatro non è un luogo particolarmente frequentato dai milanesi. Forse il popolo meneghino preferisce passeggiare distrattamente in via De Amicis, oppure raggiungere velocemente le Colonne di San Lorenzo e da lì prendere via Torino che porta direttamente in Duomo. Sta di fatto che, nonostante questi resti si trovino nella parte più storica e centrale della città, sono piuttosto nascosti. Per accedere alle rovine si deve entrare al numero 17 di via De Amicis, un edificio basso e dalla facciata bianca, poi attraversare un cortiletto e raggiungere un secondo portone. Una volta varcata quella piccola soglia, si arriva finalmente a un ampio giardino, con fiori e aiuole colorate, dove al centro si ergono proprio i resti dell’anfiteatro.
A noi sono pervenuti solo alcune porzioni del muro esterno e alcuni piloni di fondazione delle ampie gradinate su cui un tempo gli spettatori prendevano posto. Già dal V secolo d.C. l’edificio cominciò ad essere smantellato, pezzo dopo pezzo, perché i materiali fossero utilizzati come “grande magazzino” per la costruzione della Basilica di San Lorenzo. Diciamo che i resti del “vecchio” sono serviti per costruire “il nuovo” e che Milano più di ogni altra città in Italia ha vissuto cambiamenti epocali nella propria urbanizzazione. Con il passare dei secoli l’anfiteatro venne dimenticato, e le campagne di scavo partirono solo negli anni ’50 e 60’ del ‘900. Molte delle rovine sono oggi custodite in un museo, adiacente al parco: si chiama “Antiquarium Alda Levi”.
Ma l’Anfiteatro romano di Milano, anzi, di “Mediolanum”, era qualcosa di grandioso. Edificato attorno al II e III secolo, era lungo ben 155 metri e largo 125. Come già detto era, per grandezza, il terzo anfiteatro per i combattimenti: più grande di lui c’erano solo l’anfiteatro di Capua e, naturalmente, il Colosseo. La costruzione si trovava fuori dalle mura della città e aveva la canonica forma ellittica di un anfiteatro. L’arena al suo interno contava ben 70 metri di lunghezza e 40 di larghezza, e su quella sabbia rossa e gialla combattevano inferociti i gladiatori più forti di tutto l’Impero. E lo spettacolo raccoglieva a volte anche 30.000 persone, desiderose d’assistere a quel bagno di sangue. D’altronde, secolo che vai, usanza che trovi…

© RIPRODUZIONE RISERVATA