Quiz per veri milanesi: cosa sta succedendo in questa vecchia foto?
In questa foto si sta facendo qualcosa d’importante. Qui stava nascendo un’organizzazione unitaria in campo ricreativo e culturale che oggi coinvolge migliaia di famiglie in tutta Italia: sapreste dire quale?
In questa foto si sta fondando qualcosa d’importante. Le teste di questa no-profit decidevano qui di costituire un’organizzazione unitaria in campo ricreativo e culturale. L’obiettivo era di dare attenzione all’impiego del tempo libero: siamo negli anni ’50, e anche il tempo passato ad acculturarsi e informarsi assume importanza e dignità. Negli anni ’50 l’attività delle Case del Popolo era per lo più caratterizzata dall’impegno partitico-sindacale e da tante iniziative promosse da ‘comitati per divertimenti’. Il tentativo di questa organizzazione era arricchire le capacità del singolo di scoprirsi, inventarsi e socializzare con gli altri. Non è un caso che le facce nella fotografia siano così assorte e concentrate: stavano stendendo uno Statuto rivolto a migliaia di giovani e centinaia di migliaia di famiglie. Avete capito di che Circolo stiamo parlando? Ecco qualche nozione in più…
Nel anni ’50 in Italia inizia il periodo del cosiddetto ‘miracolo economico’. Si vedono grossi cambiamenti che determinano sviluppi legati al mondo produttivo e del terziario. Aumentano i consumi e s’intravede un inizio di boom tecnologico. Il Circolo in questione intercetta immediatamente questo mutamento sociale e la convenzione nazionale, conscia della necessità per il popolo di avere un punto di riferimento socio-culturale, approva lo Statuto della Associazione Ricreativa Culturale Italiana (qui grande indizio: leggete le iniziali…)
L’organizzazione si apre immediatamente ai giovani: nascono le commissioni giovanili e i primi circoli giovanili autonomi. Si aprono nuove sedi in tutta Italia e comincia un efficace e necessario lavoro culturale di cooperazione. Si avvia un percorso di elaborazione e iniziative attive ancora oggi per contribuire al superamento della separazione fra ‘la cultura dei semplici’ e ‘la cultura degli intellettuali’. Insomma, un Circolo fatto per il popolo dal popolo.
Negli anni ‘70 aderiscono 3300 circoli e Case del Popolo. I soci sono quasi 600.000. Quasi tutti i cittadini di Milano sono consci di questa realtà e vogliono farne parte. L’associazione è impegnata in campagne di impegno civile e di solidarietà: il Circolo è fra le prime organizzazioni a firmare contro il golpe il Cile o a sostenere la battaglia a favore della legge sul divorzio.
Oggi il Circolo è una grande associazione culturale e di promozione sociale. Centinaia di migliaia di individui e tantissime associazioni, circoli e società di mutuo soccorso in tutta Italia.
La nascita dell’associazione (1957 – Firenze) è stata solo lap unta dell Iceberg. Presto questa no-profit si espande in tutta la Toscana e nel giro di pochissimo arriva anche a Milano, dove costituirà una casa base permanente e duratura nei decenni. Oggi è impossibile aggirarsi per le vie meneghine senza imbattersi in qualche loro iniziativa. Si tratta di donne e uomini di tutte le età che credono nella libertà di associazione e nell’autorganizzazione si schierano dalla parte della pace, dei diritti, dell’uguaglianza e della solidarietà. Avete capito di chi stiamo parlando?
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