Il Castello Sforzesco è uno dei manieri più grandi d’Europa
Il Castello Sforzesco è un grande complesso fortificato situato poco fuori dal centro storico della città. Si tratta di uno dei più grandi castelli d'Europa e di uno dei principali simboli di Milano e della sua storia. Ha pianta quadrata, con i lati lunghi 200 metri, e quattro torri agli angoli, di cui le due rivolte verso la città particolarmente imponenti (la Torre del Filarete è alta 70 metri), con muri perimetrali spessi 7 metri.
Lo sapevate? Il Castello Sforzesco è uno dei manieri più grandi d’Europa.
Il Castello Sforzesco è un grande complesso fortificato situato poco fuori dal centro storico della città. Si tratta di uno dei più grandi castelli d’Europa e di uno dei principali simboli di Milano e della sua storia. Ha pianta quadrata, con i lati lunghi 200 metri, e quattro torri agli angoli, di cui le due rivolte verso la città particolarmente imponenti (la Torre del Filarete è alta 70 metri), con muri perimetrali spessi 7 metri.
Il Castello Sforzesco di Milano è un luogo affascinante e di grandissima importanza per la storia della città.
Nato come fortezza difensiva Viscontea, fu trasformato dagli Sforza in corte rinascimentale e poi utilizzato come caserma dagli eserciti stranieri arrivati dopo il 1499, dopo la seconda guerra mondiale il Castello è stato trasformato in un luogo che raccoglie tantissimi capolavori. Nelle sue sale sono allestiti i Musei Civici, le cui raccolte, spaziano dall’arte antica, alle ceramiche, agli strumenti musicali e comprendono una pinacoteca, la sezione egizia, quella preistorica e una collezione di mobili.
Suggestivi sono i Percorsi Segreti, che comprendono tour guidati dei camminamenti di ronda del Castello (Le merlate) e lungo l’antica “Strada coperta della Ghirlanda” (I sotterranei).
Fu eretto nel XV secolo da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione medievale del XIV secolo nota come Castello di Porta Giovi. Nella stessa area in cui sorgeva il Castello di Porta Giovia, in epoca romana, sorgeva l’omonimo Castrum Portae Jovis, uno dei quattro castelli difensivi della Milano romana.
Notevolmente trasformato e modificato nel corso dei secoli, il Castello fu, tra il Cinquecento e il Seicento, una delle principali cittadelle militari d’Europa; restaurato tra il 1890 e il 1905, è oggi sede di istituzioni culturali e di importanti musei.
Il Castello come accennato fu la sontuosa residenza degli Sforza, che governarono la città di Milano tra il XV e il XVI secolo: prima che diventasse il Castello Sforzesco, in origine la struttura era una fortezza fatta costruire da Galeazzo II Visconti nel 1358 a difesa della città medievale. Ma è solo sotto gli Sforza che assume l’aspetto attuale con l’aggiunta della caratteristica torre del Filarete, alta circa 70 metri, andata in seguito distrutta e quindi ricostruita all’inizio del ‘900. Oggi sede dei musei civici, il complesso conserva la Piazza d’Armi e la Corte Ducale. Da un passaggio nella parte posteriore si accede al Parco Sempione, un tempo giardino privato della reggia.
Demolita nel corso dell’Ottocento, la cinta di fortificazioni più esterna, detta “Ghirlanda”, ciò che oggi si vede del castello è la parte più antica. Questa struttura ha pianta quadrata, con lati della lunghezza di duecento metri circa. I quattro angoli sono costituiti da torri, ciascuna orientata secondo uno dei punti cardinali. Le torri Sud e Est hanno forma cilindrica, mentre le altre due hanno pianta quadrata e sono dette “Falconiera” la Nord e “Castellana” la Ovest. L’intero perimetro del castello è ancora circondato dall’antico fossato, oggi non più allagato.
La facciata, ricolta verso il centro della città, fu edificata alla metà del Quattrocento durante la ricostruzione voluta dal Duca Francesco. Di questo periodo conservano il loro aspetto originario le due torri laterali a pianta rotonda, rivestite di bugnato a punta di diamante, che furono utilizzate nel corso dei secoli come prigioni, e dalla fine dell’Ottocento ospitano cisterne dell’acquedotto. Al loro interno si conservano ancora tracce delle segrete dove venivano imprigionati i patrioti durante il periodo risorgimentale. Le merlature medioevali sono frutto del restauro ottocentesco; le meralture erano state abbattute per far posto ai grandi cannoni e alle altre artiglierie che erano issate sulle torri, rivolte a minacciare la città nei secoli in cui il castello ospitava la guarnigione austriaca, come si può vedere dai dipinti dell’epoca.
Internamente il Castello Sforzesco è composto da tre corti: il Cortile Ducale, il Cortile della Rocchetta e la Piazza D’Armi e, come ogni rocca difensiva che si rispetti, anche questa grande struttura dispone di un fossato (spesso e volentieri terreno di caccia per una popolosa colonia di gatti).
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