Lo sapevate? “La Dama con l’Ermellino” è il ritratto più rappresentativo della nobiltà milanese
“La Dama con l’Ermellino”, insieme alla “Gioconda” è uno dei quadri più iconici del celebre pittore Leonardo Da Vinci. Ma non tutti sanno che dietro il ritratto della giovane nobildonna si nasconde la storia di una Milano tutta da scoprire.
L’opera di Leonardo da Vinci (olio su tavola 54 x 40 cm), realizzata tra il 1488 ed il 1490, fù commissionata da una delle figure più influenti dell’epoca: Ludovico Il Moro, allora duca di Milano. Secondo gli esperti, questo ritratto è considerato uno dei dipinti più belli e più raffinati della storia, non solo per il fascino della ragazza raffigurata, ma bensì per l’innovazione tecnica utilizzata da Da Vinci.
Purtroppo non esistono testimonianze ufficiali sull’identità del soggetto rappresentato, ma secondo le fonti più accreditate si tratta di Cecilia Gallerani, nobildonna lombarda colta e di intelletto acuto, conosciuta per esser stata una delle amanti di Ludovico Il Moro già all’età di 16 anni. Ad avvalorare questa tesi sarebbe la simbologia del quadro: in particolar modo l’ermellino, titolo di Cavaliere dell’Ordine dell’Ermellino, di cui fu insignito Il
Moro dal re di Napoli. Altri invece ipotizzano invece che la dama sarebbe Caterina Sforza, per via delle perle nere che essa porta al collo: queste ultime, raffigurate nell’opera di Da Vinci, rappresenterebbero il lutto e il quadro sarebbe un atto commemorativo della congiura contro il padre Galeazzo Maria.
Il pregio dell’opera è dato dalla perfezione della tecnica con la quale il pittore realizzò lo straordinario dipinto. Partendo dal punto di vista dell’introspezione, con la quale viene scardinato il tradizionale mezzo busto, fino al particolare della simmetria perfetta tra il volto della Dama e il muso dell’ermellino. Ma uno dei particolari più raffinati e più amati dell’opera sono le mani della Dama che con grazia e delicatezza accarezzano la bestiola: esse presentano una proporzionalità perfetta, tali da rappresentare l’alto livello aristocratico alla quale la nobildonna
appartiene.
“La Dama con l’Ermellino” nasconde attraverso la sua raffinatezza il racconto di una Milano bella, austera, supremamente elegante, la quale svela i suoi più intimi e più cari segreti solo a chi sa osservarla con sguardo attento ed eternamente adoratore. È il ritratto perfetto delle dinamiche rinascimentali dove l’amore, il potere ed il tradimento sono strettamente legati e riconosciuti dalla società del tempo.
Per ammirare quest’opera purtroppo bisogna andare fuori dall’Italia, più precisamente in Polonia, al Museo Nazionale di Cracovia.
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