La storia della bellissima ed enorme quercia di Eugenio Montale
Nei giardini di Porta Venezia c’era un albero maestoso e con una storia quasi bicentenaria... era la famosa quercia tanto amata da Eugenio Montale, uno degli alberi più grandi di Milano!
La storia della bellissima ed enorme quercia di Eugenio Montale.
Nei giardini di Porta Venezia c’era un albero maestoso e con una storia quasi bicentenaria… era la famosa quercia tanto amata da Eugenio Montale, uno degli alberi più grandi di Milano!
La quercia di Eugenio Montale si trova a due dal Museo di Storia Naturale e dal Planetario Hoepli. È all’estremità di un bel prato, proprio nel parco di Porta Venezia Indro Montanelli, dove la gente prende il sole e organizza picnic con gli amici. Si dice che Montale, premio Nobel per la Letteratura (1975), si recasse a questa quercia per leggere, scrivere e pensare. D’altronde Montale era, fra le altre cose, giornalista per il Corriere della Sera, la cui sede si trova proprio a due passi dai giardini di Porta Venezia, in Via Solferino.
La quercia di Montale era una delle piante più antiche del parco e delle più grandi di Milano, oggi conta circa 200 anni. La Quercia di Montale era alta ben dieci metri e aveva una circonferenza di 500 centimetri. A guardarla, sembrava avesse proprio tutte le caratteristiche di un albero monumentale e, infatti, era parte dell’elenco degli alberi protetti, per legge. Questa legge prevede che le piante del patrimonio arboreo nazionale non possono essere abbattuti, salvo casi eccezionali. Purtroppo, i funghi hanno colpito duramente e la pianta, facendo marcire il legno dell’enorme tronco e lasciando vuoto l’interno dell’albero. La quercia di Montale non era più in grado di sorreggere il peso degli enormi rami e rischiava di crollare a terra da un momento all’altro. Così, diversi anni fa è stata abbattuta, fra la tristezza di tutti i cittadini. Nonostante ora del colossale albero non rimangano che le radici e un tronco tagliato alla base, sono in tanti che amano comunque sedersi lì vicino, perché il tronco monumentale conserva ugualmente bellezza, storia e ricordi.
Ad ogni modo, questo splendido esemplare di quercia era già avviato verso la fine del suo ciclo vitale. Ben prima dell’azione mortale dei funghi che hanno attaccato la pianta, la quercia appariva più fragile, emaciata e infelice. Questo tipo di quercia è di origine americana, ed è molto più fragile delle querce europee, che hanno un ciclo vitale molto più lungo e possono arrivare fino a mille anni di vita. Le querce del Nord America hanno un legno che si degrada prima e forse anche l’inquinamento dell’aria di Milano non ha giovato alla pianta che Montale amava.
Nei Giardini Indro Montanelli sono comunque presenti molti altri esemplari di querce. Più o meno grandi, coprono con le loro fronde rigogliose numerosi prati e aiuole verdi, dove i cittadini amano rilassarsi, giocare a carte e fare picnic. Il parco di Porta Venezia rimane uno dei più belli di Milano e noi siamo tutti grati di questo polmone urbano che ci permette di goderci i pomeriggi primaverili anche trovandoci nel pieno centro città.
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