Solo il centro di Milano è pulito, la periferia vive nel degrado
La periferia di Milano e il centro storico. La stessa città, due realtà completamente diverse. E voi cosa ne pensate? Cosa si può fare per migliorare la situazione?
Solo il centro di Milano è pulito, la periferia vive nel degrado.
La periferia di Milano e il centro storico. La stessa città, due realtà completamente diverse. E voi cosa ne pensate? Cosa si può fare per migliorare la situazione?
Vi siete mai domandati perché Milano è considerata la città più ricca d’Italia? E perché il centro di Milano è specchio di una borghesia arricchita che vive di bella vita, lusso e serate mondane?
Fermiamoci un attimo a pensare al momento in cui Milano si è imposta come città cardine della vita costosa e dell’ideologia radical chic. Tralasciando il concetto ormai trentennale della “Milano da bere”, il capoluogo meneghino ha vissuto una trasformazione, quanto meno per quanto riguarda il centro storico, leggendaria. Il centro di Milano è diventato più grande, non più solamente il Duomo e Piazza della Scala, ma anche Piazza XXIV Maggio e Piazza Tre Torri sono diventate zone centrali e chic. Tutto è cominciato con Expo 2015…
All’epoca, anche se parliamo di meno di dieci anni fa, Milano non era affatto come la vediamo oggi. La Darsena non era che un parcheggio dismesso, e City Life nemmeno esisteva. L’occasione dell’Expo 2015 ha diviso la città in due: c’è chi non vedeva l’ora di ospitare un’esposizione così importante e storica e chi invece, con dovute ragioni, vedeva l’Expo come uno specchietto per le allodole, un evento che avrebbe tramutato il centro città in uno show per pochi eletti e lasciato le periferie allo sbando, senza manutenzione né controllo. Sta poi a voi capire e scegliere chi, in quel dibattito, aveva ragione.
Facciamo ora un triplo salto carpiato nel presente. Il centro di Milano, che si estende ormai da Piazza Duomo a Porta Garibaldi, dal Castello Sforzesco a zona Conciliazione e arriva fino all’ex zona Fiera, oggi super chic quartiere per benestanti (CityLife),ha vissuto uno stravolgimento in positivo. Ovunque spuntano negozi di lusso, centri per bellezza, palestre, store di brand famosi, eventi e aperitivi, locali di musica dal vivo e caffetterie di caffè specialty. Insomma, lo possiamo dire senza offendere nessuno: il centro di Milano è roba da ricchi.
E la periferia? Tutta la zona Gallaratese? E Gratosoglio? Baggio? Barona? Corvetto? Sono tutti nomi che contornano il centro di Milano, ma che non godono della stessa fama. Eppure sempre a Milano ci troviamo. Parliamo di zone che sono sulla bocca di tutti, per fatti di cronaca quasi sempre spiacevoli, micro criminalità e spaccio. Sono quartieri che da molto prima dell’Expo vivono nel dimenticatoio, vissuti come quartieri dormitorio dove non c’è granché da fare, se non andare al bar a giocare a carte con gli amici di sempre.
Per non parlare dei continui cantieri, iniziati e poi abbandonati, che sovrastano parchetti, aree giochi e strade. La periferia di Milano, già di per sé immagine della destrutturazione urbanistica, è da anni dentro un baratro da cui non sembra più uscire. I vari sindaci che si sono susseguiti non hanno fatto molto per migliorare la situazione, il tutto è tragicamente in mano ai vari Municipi, istituzioni che però lasciano i cantieri e il degrado proliferare senza controllo. Non è dunque difficile immaginare perché le persone preferiscano vivere fuori Milano, anziché in periferia. Tanto gli affitti costano molto anche se si vive nell’estrema periferia. Questo però è un dibattito che ora non possiamo affrontare. Ci basta, per il momento, avervi spiegato la forte contrapposizione fra centro e non-centro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA