Palazzo Bolagnos Visconti: la reggia milanese che ha ospitato Mozart, Manzoni e Apollinaire
Conoscete già questo palazzo? È uno fra i più maestosi e richiesti di Milano. Fra le sue sale hanno passeggiato alcuni dei maggiori geni della musica e della letteratura...
Ecco un palazzo milanese ricco di storia e meraviglia. La struttura è anche chiamata Palazzo Grazzano e fra queste sale sono stati ospitati molti geni di diverse arti: di qui sono passati, fra gli altri, Manzoni, Verdi, Mozart e Apollinaire. Come suggerisce il nome, appartenne alla famiglia dei visconti di Grazzano, e un giovane Luchino Visconti ammirò qui i ricevimenti organizzati dai genitori nelle fastose sale del palazzo. Erano i tempi dei grandi balli e delle serate di gala. Tutta la più ricca nobiltà milanese usava passeggiare fra queste sale e organizzare ricevimenti, feste in maschera e serate danzanti.
Il palazzo nasce da una serie di lavori d’ampliamento su iniziativa di Giuseppe Bolagnos, nobile e diplomatico spagnolo. Infatti, benché ad oggi non vi siano tracce dell’architetto che lo costruì, questo palazzo era già celebre nel 1700: tutto l’ambiente più ricco ed elegante di Milano si divertiva in esuberanti feste proprio fra queste sale. Le enormi stanze del palazzo erano infatti costruite in modo più creativo rispetto a quelle delle consuete abitazioni milanesi. In molte pareti si nascondevano passaggi segreti e vani a scomparsa… il tutto, ovviamente, fece nascere molte leggende e voci di corridoio circa l’uso di queste creative idee architettoniche
Quando Giuseppe Bolagnos morì, gli succedette il figlio Carlo. Quest’ultimo morì però senza eredi e le disposizioni testamentarie lasciarono l’enorme e lussuosa tenuta in mano all’Ospedale Maggiore di Milano. Nel 1759 il Palazzo Bolagnos venne venduto all’asta e il nuovo proprietario, Giuseppe Viani, apportò delle modifiche consistenti. Per prima cosa inglobò i palazzi vicini, rendendo ancora più mastodontica l’abitazione, e poi modificò tutte le sale interne fino dare loro l’aspetto di un immenso “monolocale”. Sono nel primo ‘800 l’immobile divenne proprietà della famiglia Visconti di Modrone e, naturalmente, venne quasi subito abbellita con gli stemmi viscontei che decorano ancora arcate, colonne e capitelli.
Il palazzo è uno tra gli esempi più ricchi ed elaborati di rococò milanese. Ai tre piani dell’edificio si accede tramite un grande portone sormontato dal balcone del piano nobile e, una volta arrivati nella corte del palazzo, si è circondati da portici con colonne e grottine artificiali dove ammirare i più bei capolavori d’arte. È, in tutto e per tutto, una totale immersione in un altro mondo, fatto di strutture imponenti e silenzio quasi irreale.
Durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio subì pesanti danni dovuti ai bombardamenti: nel successivo intervento di restauro alcune aree vennero poi ulteriormente decorate con affreschi e statue. Oggi la struttura è più bella che mai: questo palazzo, quasi un castello, rispende di tutta la magnificenza dei secoli passati e si adopra ad essere unoa delle location preferite per gli eventi privati e pubblici. Sono molte infatti le mostre di artisti singoli che si prenotano per essere esposte fra queste meravigliose sale: d’altronde, è un edificio magnifico e, proprio per questo, regala a chiunque la sensazione di fare un salto indietro nel tempo negli anni d’oro della nobiltà milanese.
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