Lo sapevate? Il più piccolo cocktail bar del mondo si trova a Milano

Il più piccolo cocktail bar del mondo si trova nel quartiere Navigli. Siamo sui livelli da Guinness dei Primati. Misura esattamente quattro metri quadrati di superficie, dispone di quattro coperti e può vantare oltre trecento etichette di whisky. "Un buco" di classe, dove non si sta pigiati ma comodissimi e dove si respira, nonostante la misure ridotte, la vera atmosfera dei cocktail bar più belli del mondo.
Lo sapevate? Il più piccolo cocktail bar del mondo si trova a Milano.
Il più piccolo cocktail bar del mondo si trova nel quartiere Navigli. Siamo sui livelli da Guinness dei Primati. Misura esattamente quattro metri quadrati di superficie, dispone di quattro coperti e può vantare oltre trecento etichette di whisky. “Un buco” di classe, dove non si sta pigiati ma comodissimi e dove si respira, nonostante la misure ridotte, la vera atmosfera dei cocktail bar più belli del mondo.
Qui siamo a Milano, quartiere della movida e della notte per antonomasia, nel cuore meneghino del capoluogo lombardo, in Ripa di Porta Ticinese 43, dietro una bella porticina in legno, dove prima c’era la bottega di un pittore, si nasconde oggi il locale più piccolo del mondo. Se vuoi stupire qualcuno portalo qui.
Aperto nel 2015, con i suoi 4 metri quadri e i suoi 4 posti a sedere il Backdoor 43 (questo il suo nome), si è aggiudicato non solo il record mondiale di bar più piccolo del mondo, ma è entrato a far parte anche dell’ambitissima World 50 Best Discovery Chart, ovvero la classifica che raccoglie i migliori locali al mondo.
All’interno tutto è curato e studiato nei minimi dettagli, dall’arredamento agli strumenti utili per quella che è una vera e propria arte: la realizzazione del cocktail perfetto, unita alla somministrazione di alcolici, spiriti e liquori di gran classe.
Oggetti d’epoca, bottiglie da collezione. L’atmosfera, anche se ristretta, ricorda molto la New York degli anni Venti, quelli del proibizionismo, anche se l’idea nasce da un periodo storico più preciso, il 1600, quando il gin a Londra era vietato e lo si passava di nascosto dalle finestrelle, di contrabbando. Qui si è voluto ricreare quell’atmosfera un po’ clandestina e rivoluzionaria.
Tutto è stato realizzato in legno su misura e gli ideatori di questo piccolo gioiello sono Flavio Angiolillo e Marco Russo del gruppo Farmily. Il fondatore, Angiolillo, è un italo francese innamorato del mondo della mixology e proprietario, tra gli altri, del Mag Cafè e dello speakeasy 1930 Cocktail Bar, tra i più famosi di Milano.
Un luogo originale che meritava una presentazione originale: l’annuncio infatti è stato fatto attraverso una serie di indizi sparsi per la e città e nascosti all’interno di alcuni libri gialli. Una sorta di caccia al tesoro in salsa noir, dai contorni decisamente cool.
Le regole sono poche ma abbastanza rigide: si può entra solo su prenotazione, e soprattutto, considerati gli spazi limitatissimi, il Backdoor 43 è a disposizione del cliente al massimo per un’ora e mezza.
Altra particolarità: se si rimane all’esterno si può vedere il volto del barman ma, non prima che abbia indossato la sua maschera di Guy Fawkes, simbolo di ribellione, protagonista del celebre film V per Vendetta. Attenzione, per il servizio d’asporto, l’interazione tra la clientela e il barman avviene attraverso una finestra dalla quale si ordina e ritira il proprio drink.
Il menù è limitato e lo si trova all’esterno del locale: solo 8 cocktail serviti in bicchieri di carta termici. Per accedere bisogna prenotarsi on line. Non c’è un menù, perché si possono creare cocktail su misura, si possono degustare whisky rari e pregiati, scegliere la playlist musicale e, se si desidera, si può far arrivare anche da mangiare.
Tra i clienti più affezionati Vinicio Capossela m anche molti innamorati che scelgono questa atmosfera raccolta per fare le proprie proposte di matrimonio.

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