Lo sapevate? La Chiesa di Santa Maria delle Grazie nasconderebbe un passaggio segreto

Lo sapevate? La Chiesa di Santa Maria delle Grazie nasconderebbe un passaggio segreto Sotto la chiesa di Santa Maria delle Grazie (quella del Cenacolo di Leonardo da Vinci) fu scavato un corridoio, una sorta di passaggio segreto, che porta fino
Lo sapevate? La Chiesa di Santa Maria delle Grazie nasconderebbe un passaggio segreto
Sotto la chiesa di Santa Maria delle Grazie (quella del Cenacolo di Leonardo da Vinci) fu scavato un corridoio, una sorta di passaggio segreto, che porta fino al Castello Sforzesco. Aveva sicuramente una funzione pratica ma alcuni parlano di risvolto romantico che riguardava proprio Ludovico Sforza, il signore di Milano, detto “Il Moro”. A che cosa serviva questo tunnel?
Sotto l’imponente struttura del Castello Sforzesco, vera e propria cittadella fortificata, si trova un affascinante dedalo di cunicoli che conducono ad altri punti del castello o fuori, oltre il fossato. Questi cunicoli avevano funzione difensiva e idraulica. Gli studiosi sostengono che la presenza di Leonardo da Vinci alla corte di Ludovico Sforza detto il Moro abbia avuto influenze sulla presenza di queste cavità. Tra questi cunicoli uno in particolare accende la curiosità: l’ingresso è visibile ma il percorso è bloccato da una frana mai rimossa.
Si tratta di un corridoio molto stretto e basso, in certi punti è necessario strisciare per passare, e la leggenda vuole che questo scorra sotto la città di Milano per sbucare nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, che come detto ospita il meraviglioso Cenacolo di Leonardo Da Vinci. Si è pensato che questa strada sotterranea potesse servire come via di fuga in caso di attacco nemico, ma anche come passaggio diretto per Ludovico Sforza per andare a piangere la moglie Beatrice d’Este, sepolta nel Santuario in questione. Nel santuario in effetti, a sua volta, si trova un buco, ormai cementato sul pavimento, che sarebbe secondo la teoria l’altro accesso al cunicolo che porta al Castello Sforzesco. Secondo i detrattori il cunicolo avrebbe però solo una funzione idraulica. La testimonianza deriva dalla presenza di conchiglie d’acqua dolce rinvenute nella cavità.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Il Castello Sforzesco è un grande complesso fortificato che si trova poco fuori dal centro storico della città.
Fu eretto nel XV secolo da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione medievale del XIV secolo nota come Castello di Porta Giovia. Nella stessa area in cui sorgeva il Castello di Porta Giovia, in epoca romana, sorgeva l’omonimo Castrum Portae Jovis, uno dei quattro castelli difensivi della Milano romana.
Notevolmente trasformato e modificato nel corso dei secoli, il Castello Sforzesco fu, tra il Cinquecento e il Seicento, una delle principali cittadelle militari d’Europa; restaurato tra il 1890 e il 1905, è oggi sede di istituzioni culturali e di importanti musei. È uno dei più grandi castelli d’Europa.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie è una basilica e santuario situata a Milano, appartenente all’Ordine Domenicano e facente capo alla parrocchia di San Vittore al Corpo. L’architettura della tribuna, edificata fra il 1492 e il 1493 per volere del Duca di Milano Ludovico il Moro come mausoleo per la propria famiglia, costituisce una delle più alte realizzazioni del Rinascimento nell’Italia settentrionale.
Fu il secondo sito italiano dopo le incisioni rupestri in Val Camonica a essere classificato come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, insieme con l’affresco del Cenacolo di Leonardo da Vinci che si trova nel refettorio del convento (di proprietà del Comune di Milano).
L’ingresso al passaggio segreto si trova dietro uno degli armadi della sacrestia vecchia del Convento di Santa Maria delle Grazie.
La sagrestia vecchia è un gioiello di raffinatezza, peccato si possa visitare solo in occasione di mostre aperte in loco.
L’esterno della sagrestia si presenta si presenta a forma di elegante parallelepipedo in cotto, mentre l’interno è semplicemente magnifico: nella volta si nota un intenso cielo stellato. Nelle facce interne dei pilastri dell’abside sono state raffigurate curiose immagini di Ludovico il Moro e di suo figlio Massimiliano, mentre il soffitto, splendidamente affrescato, potrebbe essere opera di Leonardo Da Vinci. A tale riguardo si stanno ancora eseguendo studi particolareggiati poiché la paternità dell’opera non è ancora stata attribuita con certezza al grande maestro.
Sulle pareti si notano armadiature intarsiate a due piani, sulle quali hanno lavorato Vincenzo Spanzotti attorno al 1497, per volontà di Ludovico il Moro, e pure padre Bandello. Cornici, lesene e fasce decorative sono ornate a tarsia, gradatamente sostituita dalla pittura nelle composizioni a sfondo paesaggistico raffiguranti storie del Nuovo e del Vecchio Testamento. Inoltre, alcuni sportelli delle armadiature sono ornati con rappresentazioni di imprese sforzesche. Va ricordato che, in tali armadi, erano riposti pregevoli arredi sacri che, poco dopo l’avvenuto imprigionamento del Moro da parte dei francesi (10 aprile 1500), furono asportati dai transalpini e mai più restituiti.
Si dice, che proprio dietro a uno di questi armadi della sacrestia vecchia si cela l’entrata di un passaggio sotterraneo segreto (ora chiuso) che arriva fino al Castello.
Percorso che il Moro avrebbe fatto costruire appositamente per poter essere libero di andare a pregare quando voleva, sulla tomba della sua giovanissima consorte, senza necessariamente essere obbligato per questo ad uscire dal Castello.

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