Milano Green: guida pratica per un tour “sostenibile”

Girare, visitare i monumenti, dissetarsi alle “vedovelle” o mangiare nei mercati a km 0: ecco le numerose iniziative per godersi la città strizzando l’occhio all’ambiente.
Milano Green: guida pratica per un tour “sostenibile”.
Girare, visitare i monumenti, dissetarsi alle “vedovelle” o mangiare nei mercati a km 0: ecco le numerose iniziative per godersi la città strizzando l’occhio all’ambiente.
Se una delle vostre prossime mete è Milano, se vi siete trasferiti da poco, se ci abitate da sempre ma volete viverla come non l’avete mai vissuta, ecco una serie di consigli pratici, originali ma soprattutto “sostenibili” per lasciare impronte “solo” ecologiche durante il vostro tour.
I mezzi pubblici
Innanzitutto è bene partire dai mezzi pubblici. Milano è uno dei capoluoghi meglio serviti di tutta Italia, se non il meglio servito in assoluto. Treni, metro, tram, bus c’è veramente di tutto in tutte le zone centrali e periferiche. Spaziare e muoversi è un gioco da ragazzi, basta munirsi di biglietto e dell’app giusta per avere tutte le indicazioni utili a portata di mano. Tra queste spicca “Giromilano” un servizio che aiuta a calcolare la fermata più vicina e poi, di conseguenza, ad andare altrove. Immancabile anche i riferimenti per ATM, ovvero la società di trasporti milanese, così come Trenord, linee ferroviarie che collegano Milano anche da un comune ad un altro.
Impossibile non menzionare i mezzi di trasporto anche come attrattive storiche. Milano gode di alcuni tram che fanno il giro della città e che offrono servizi aggiuntivi (come viste panoramiche e cene a bordo), godersi i monumenti da qui e la vita scorrere dai finestrini è qualcosa di caratteristico.
Bicicletta, monopattino, car sharing o…a piedi
Ci sono molti altri modi di visitare Milano senza nemmeno accedere ai mezzi pubblici. L’estensione del capoluogo lombardo è tale per cui anche i giri in bici o a piedi siano adatti a chiunque, basti pensare che dal Duomo al Castello Sforzesco ci vogliono appena 15 minuti di sana camminata a passo tranquillo.
Tanti sono anche i servizi di noleggio (sia bici che monopattini che car sharing appunto), consapevoli che il fascino di una pedalata lungo i navigli, per esempio, sia impagabile.
Anche questi sono metodi alternativi di godersi il bello di una città frenetica ma comodamente e piacevolmente visitabile.
Stop alla plastica, ecco le “vedovelle”
Uno dei grandi problemi del pianeta è l’uso e l’abuso di plastica. Allora partendo dal concetto che girare la città significa anche avere necessità di dissetarsi, è importante non uscire di casa senza un contenitore riutilizzabile; per l’acqua ci pensano le “vedovelle”. Le “vedovelle”, definite così perché ricordano “delle signore in lacrime”, non sono altro che fontanelle sparse per Milano dove l’acqua esce sempre; la struttura è verde in ghisa mentre il rubinetto è fuso ed a forma di drago, richiamando così il simbolo dei Visconti, l’antica famiglia milanese presente, sempre con questo simbolo, anche sulla facciata del Duomo.
Due particolarità di queste fontanelle sono rappresentate dal foro sovrastante posto sulla testa del drago, per bere non è necessario piegarsi, basta tappare il buco da cui fuoriesce l’acqua; la seconda si trova presso il parco City Life dove tutte queste fontanelle sono state ideate da Serena Vestrucci come delle vere opere d’arte, quindi simili ma diverse, con dettagli che spiccano ed in colorazione bronzo.
Ristoranti e mercati a km 0: dove mangiare a Milano (senza sprechi)
La cucina milanese ma più in generale le opportunità di cibarsi a Milano sono un vero piacere per il palato. Le occasioni sono tantissime, ovunque, nei modi più raffinati e più disparati, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ma è bene tenere a mente due cose: la prima di non dimenticarsi di chiedere la “Doggy Bag” in caso di avanzi (tradotto in milanese la “Schiscetta”) ideale per combattere gli sprechi: tutto ciò che non mangi puoi farlo inserire lì ed assaporarlo in un secondo momento; la seconda è fare acquisti presso i mercati a km 0. Si tratta di mercati, appunto, dove acquistare cibo direttamente da agricoltori e produttori e che quindi riducono il tragitto dei loro cibi riducendo, di conseguenza, la produzione di CO2. In questi mercati, spesso coperti, sono state costruite anche delle zone dove fermarsi a mangiare, da soli o in compagnia. Alcuni esempi sono il Mercato Centrale, il Mercato Isola, il Mercato Darsena e il mercato coperto Wagner.
Non manca il tratto romantico: è bello raccogliere ricette, ascoltare storie di chi ama la terra e ne fa un bene prezioso.

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