Il Mudec accende i “colori”: fra arte e scienza ecco la mostra Rainbow
Un fenomeno scientifico ma anche romantico, un piacere per gli occhi, ma anche un nuovo mondo da scoprire a Milano: al Mudec sta per partire la mostra “Rainbow”.
Il Mudec accende i “colori”: fra arte e scienza ecco la mostra Rainbow.
Un fenomeno scientifico ma anche romantico, un piacere per gli occhi, ma anche un nuovo mondo da scoprire a Milano: al Mudec sta per partire la mostra “Rainbow”.
Dopo la tempesta esce sempre…l’arcobaleno.
Lo sa bene questo il Mudec di Milano che ha deciso di dedicare un’intera mostra ad un fenomeno naturale, ma anche culturale, spirituale e umano.
Dal 17 febbraio al 2 luglio sarà infatti la volta di “Rainbow, Colori e meraviglie fra miti, arti e scienza” un progetto espositivo pronto ad attirare l’attenzione di migliaia di spettatori.
Il percorso partirà con un’installazione all’ingresso dell’artista americano Cory Arcangel che ha appositamente ideato per lo spazio in questione una moquette con arcobaleno generato tramite computer-grafica passando da fenomeno ottico da astrazione digitale ad oggetto tangibile.
A seguire si alterneranno diverse opere anche di artisti differenti. Tra queste impossibile non citare il fascio di luce rifratto da un prisma dove il visitatore ad un fenomeno tanto fisico quanto miracoloso: si tratta di un prodigio antico raffigurato anche dal Sacrificio di Noè dopo il diluvio di Sinibaldo Scorza dove l’arcobaleno è simbolo del perdono divino e promessa di una nuova vita. Quest’opera porta la firma di Laura Grisi.
Presente, poi, la Visione animale dei colori, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Milano dove l’arcobaleno spicca nelle sfumature sgargianti dei ragni Maratus australiani ma anche filmati da Maria Fernanda Cardoso.
E ancora i significati simbolici dell’arcobaleno che passano attraverso i pezzi delle collezioni del MUDEC nonché i prestiti che restituiscono la complessità della mitologia del serpente arcobaleno, diffusa dalle antiche culture del Sud America all’Asia, dall’Africa all’Australia.
E poi ancora filmati, rappresentazioni, esposizioni grafiche, fotografie: opere su opere che sono scoperte e delizie per gli occhi e la mente.
Il programma di Rainbow prevede, anche, eventi in collaborazione con il Planetario e il Museo di Storia Naturale mentre da maggio 2023 via ai workshop firmati Romy Crowford di “Black Arts School Modality”, dove la stessa curatrice è abile nel trasmettere la conoscenza del Black Arts Movement.
Rainbow si ispira a “The Rainbow Show”, una mostra che si è tenuta nel 1975 a San Francisco. L’emulazione adottata dal Mudec altro non è che un modo per narrare un fenomeno mai pienamente analizzato nel profondo, mai pienamente compreso in tutta la sua bellezza e provando a darne un senso forse nuovo, forse sembra saputo, ma certamente amorevole e leggero per chiunque voglia “cibarsi” di un po’ di colore.
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