Lo sapevate? Milano Marittima si chiama così perché i milanesi volevano uno sbocco sul mare
Si tratta di una cittadina nata per contratto, del nome c'è poco da dire: indica infatti quello che volevano i milanesi, una Milano con affaccio sul mare. Il progetto della città venne affidato al pittore e cartellonista Giuseppe Palanti che riprese il modello di “città giardino” di Ebenezer Howard. Milano Marittima da decenni è una delle mete turistiche estive più famose d'Italia. Ecco che cosa accadde.
Lo sapevate? Milano Marittima si chiama così perché i milanesi volevano uno sbocco sul mare.
Si tratta di una cittadina nata per contratto, del nome c’è poco da dire: indica infatti quello che volevano i milanesi, una Milano con affaccio sul mare. Il progetto della città venne affidato al pittore e cartellonista Giuseppe Palanti che riprese il modello di “città giardino” di Ebenezer Howard. Milano Marittima da decenni è una delle mete turistiche estive più famose d’Italia. Ecco che cosa accadde.
Milano Marittima è una frazione balneare nel comune di Cervia, nota per la sua vocazione turistica. Immersa nella pineta di Cervia, confina a nord con la località di Lido di Savio e a sud con Cervia.
La nascita e lo sviluppo di Milano Marittima risalgono ai primi anni del ‘900, quando Cervia era una città di 9 000 abitanti che si basava su un’economia tradizionale, legata in larga misura alla produzione del sale, all’agricoltura e alla pesca.
Nel 1907 fu stipulato un patto di convenzione tra l’Amministrazione Comunale di Cervia e la ditta Maffei, famiglia di imprenditori del Milanese. Secondo l’accordo il Comune cedeva alla società lombarda una vasta zona lungo il litorale rimasta incolta e inutilizzata, con l’obbligo da parte del concessionario di fabbricarvi villini, parchi e giardini per creare così una nuova zona balneare. Questa fu denominata Milano Marittima, nome che confermava il forte legame con l’ambiente milanese.
Il pittore e cartellonista Giuseppe Palanti riprese in quel tempo le teorie di Ebenezer Howard riguardanti la Città giardino, un progetto urbanistico molto originale, che disegnava lo sviluppo di una città nuova in cui le residenze turistiche dovevano fondersi perfettamente con la natura circostante. Si trattava di una moderna città delle vacanze per la media borghesia lombarda, interamente costruita su una serie di villini adagiati all’interno della rigogliosa pineta. Tra questi va ricordata la casa dello stesso Palanti, una delle prime villette costruite, che ancora oggi può essere ammirata.
Iniziò quindi uno sviluppo urbanistico notevole che, nonostante l’interruzione dovuta al primo conflitto mondiale, continuò sempre più evidente negli anni venti e portò alla trasformazione di una costa bassa, spesso paludosa, in un luogo adatto alle vacanze delle classi urbane medio-alte.
Il 20 ottobre 1927 Cervia fu riconosciuta con decreto ministeriale «Stazione di Cura, Soggiorno e Turismo», grazie anche al contributo della nuova località di Milano Marittima; così, da quell’anno, non solo proseguì la costruzione dei villini nella pineta ma cominciò anche l’edificazione dei primi alberghi, colonie ed esercizi di ristorazione. Lo sviluppo turistico si fece più intenso negli anni trenta, per interrompersi nuovamente con il secondo conflitto mondiale e riprendere nel dopoguerra.
Nel secondo dopoguerra la popolazione ha visto un continuo aumento, con espansione di strutture commerciali e servizi sia per i residenti che per i turisti. Negli anni Cinquanta vengono edificati i due grattacieli Marinella e Royal Palace e la grande chiesa parrocchiale Stella Maris. A partire dagli anni sessanta la città ha visto una netta trasformazione urbanistica, da città giardino a centro turistico ampiamente ricettivo, con l’abbattimento di numerosi villini storici per sostituirli con grandi alberghi o condomini.
Oggi Milano Marittima è una delle località più glamour della Riviera, che conserva quel legame antico con Milano, tanto che nel 2015 quella di Milano Marittima viene eletta a spiaggia ufficiale dell’Expo.
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