Lo sapevate? Il Teatro alla Scala è stato il primo in assoluto illuminato con l’energia elettrica

La notte di Santo Stefano del 1883, in occasione dell’affollatissima Prima della ‘Gioconda’ di Ponchielli, la centrale Edison di Santa Radegonda accese 2.450 lampadine elettriche dando per la prima volta una sorprendente e inattesa luce alla rappresentazione scaligera. Le cronache dell’epoca usarono parole entusiastiche per raccontare lo spettacolo di quella sera reso possibile dalla Società Edison e dal suo fondatore Giuseppe Colombo.
Lo sapevate? Il Teatro alla Scala è stato il primo in assoluto illuminato con l’energia elettrica.
La notte di Santo Stefano del 1883, in occasione dell’affollatissima Prima della ‘Gioconda’ di Ponchielli, la centrale Edison di Santa Radegonda accese 2.450 lampadine elettriche dando per la prima volta una sorprendente e inattesa luce alla rappresentazione scaligera. Le cronache dell’epoca usarono parole entusiastiche per raccontare lo spettacolo di quella sera reso possibile dalla Società Edison e dal suo fondatore Giuseppe Colombo.
Il Teatro alla Scala è stato il primo teatro nel 1883 ad essere illuminato totalmente ad energia elettrica. La centrale che ha fornito energia per le 2.450 lampadine presenti era sistemata nella vicina via Santa Radegonda (dove ora si trova il Cinema Odeon, uno degli ultimi cinema del Corso). Solo il lampadario centrale della sala ha addirittura 400 lampadine, ma quello che si vede oggi non è l’originale (distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale), ma una fedele ricostruzione: per renderlo più leggero e sicuro si è deciso di non utilizzare il cristallo di Boemia per le cupolette che ricoprono i punti luce, ma della semplice plastica. Per pulirlo completamente servono almeno venti giorni.
Il teatro alla Scala è uno dei simboli culturali di Milano e tra i più prestigiosi teatri a livello mondiale per le sue vicende storiche, le sue bellezze architettoniche e per le opere che vanno in scena.
Assistere ad uno spettacolo a Teatro alla Scala è un’esperienza unica, al di là dei grandissimi artisti che vanno in scena. L’atmosfera retrò, l’acustica, i colori rosso e oro riscontrabili ovunque, la magnificenza del luogo, ricco di storia e magia: un tempio per il teatro e per l’opera.
Il Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala, noto semplicemente come Teatro alla Scala, colloquialmente chiamato la Scala, è il principale teatro d’opera di Milano e d’Italia. Considerato tra i più prestigiosi teatri al mondo, ospita da 243 anni i principali artisti nel campo internazionale dell’opera, del balletto e della musica classica.
L’edificio, progettato da Giuseppe Piermarini e inaugurato nel 1778, sorse sulle ceneri del precedente Teatro Ducale, distrutto da un incendio nel 1776; deve il nome alla chiesa di Santa Maria alla Scala, demolita per far posto al teatro inaugurato il 3 agosto 1778, sotto l’allora regno di Maria Teresa d’Austria, con l’opera, L’Europa riconosciuta composta per l’occasione da Antonio Salieri.
Tutto cominciò con l’incendio che devastò il Teatro Ducale. Maria Teresa d’Austria decise di farne edificare uno nuovo nell’area che un tempo ospitava la chiesa trecentesca di Santa Maria della Scala. Da qui, come detto, il nome del teatro milanese.
Il progetto fu affidato all’architetto Piermarini. In due anni vennero terminati i lavori, e la Scala fu inaugurata il 3 agosto del 1778 con l’opera di Salieri. Quella che oggi conosciamo come piazza della Scala non esisteva, c’era invece un quartiere con una serie di antichi palazzi.
Lo scrittore francese Stendhal lo descrisse come “il più bel teatro al mondo. Impossibile immaginare nulla di più grande, più solenne e nuovo”.
Il teatro è ornato da pitture e presenta una disposizione a ferro di cavallo, con quattro ordini di gallerie e palchi sovrastati da un enorme lampadario fornito di quasi 400 lampadine.
Grandi protagonisti della storia della Scala furono i diversi artisti e compositori che misero in scena, nel corso degli anni, le loro opere: Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi, Puccini, Toscanini, Maria Callas, Pavarotti, Carla Fracci, Abbado, Muti, solo per citarne alcuni.
Dopo i bombardamenti che colpirono Milano durante la Seconda Guerra Mondiale, la Scala fu ricostruita. Nel 1951 il direttore artistico Victor de Sabata istituì il 7 dicembre, giorno del patrono di Milano Sant’Ambrogio, come giorno di apertura della Scala.
Una curiosità: per un periodo divenne perfino luogo di ritrovo per il gioco d’azzardo della borghesia milanese.
Ampliato e restaurato tra il 2002 e il 2004, nel 2014 ha subito il più recente e significativo restauro.

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