Lo sapevate? Chi è l’uomo più ricco di Milano?

Leonardo Del Vecchio, 86 anni, milanese, è l'uomo più ricco della città e dall'anno scorso anche l'uomo più ricco d'Italia. Il padre, un commerciante di frutta, è morto quando lui era appena nato. Del Vecchio è cresciuto in un collegio; adesso è uno degli uomini più ricchi del mondo.
Lo sapevate? Chi è l’uomo più ricco di Milano?
Leonardo Del Vecchio, 86 anni, milanese, è l’uomo più ricco della città e dall’anno scorso anche l’uomo più ricco d’Italia. Del Vecchio è il fondatore e presidente di Luxottica e il presidente esecutivo di EssilorLuxottica. Tramite la sua holding lussemburghese Delfin, detiene anche il 18,9% di Mediobanca, di cui è il principale azionista. Sposato 3 volte, ha 6 figli.
Recentemente, la sua EssilorLuxottica è stata coinvolta nel metaverso di Facebook (da qualche settimana diventato Meta). Nel mese di settembre, è stata infatti annunciata la nascita dei Ray-Ban Stories, occhiali smart realizzati dall’azienda statunitense acquisita da Luxottica nel 1999.
Leonardo Del Vecchio è la 36esima persona più ricca del mondo e la settima più ricca d’Europa.
A svelarlo è la classifica in tempo reale Forbes Real Time Billionaires: secondo questo particolare ranking, Leonardo Del Vecchio vanta un patrimonio di 35 miliardi di dollari.
Leonardo Del Vecchio (Milano, 22 maggio 1935) è fondatore e presidente di Luxottica e presidente esecutivo di EssilorLuxottica, la più grande holding produttrice e venditrice mondiale di occhiali e lenti che conta circa 80.000 dipendenti e oltre 9.000 negozi. È anche un importante azionista di Covivio e Assicurazioni Generali.
L’ascesa di Del Vecchio nella classifica dei più ricchi, come riporta Forbes, è arrivata in parallelo al coinvolgimento di EssilorLuxottica nel metaverso di Facebook (da qualche settimana Meta). A settembre, infatti, i due gruppi hanno annunciato la nascita dei Ray-Ban Stories, occhiali smart realizzati dall’azienda statunitense acquisita da Luxottica nel 1999. Un prodotto che ancora non dispone di realtà aumentata, ma che Nicola Mendelsohn, vice president global business group di Meta, ha definito come “un primo passo verso la creazione di un ecosistema hardware per permettere alle persone di muoversi nel metaverso, guardarsi intorno, sentire i suoni da più direzioni”.
I Ray-Ban Stories dovrebbero essere coinvolti anche nella prossima mossa di Mark Zuckerberg per promuovere il suo metaverso, anticipata dal New York Times: l’apertura dei suoi primi negozi fisici. Il Corriere della Sera ha definito i Ray-Ban Stories come “ospiti pressoché certi”, assieme ai visori per realtà virtuale Meta Quest (ex Oculus Quest), allo schermo per videochiamate Facebook Portal e, forse, al futuro smartwatch di Meta. Gli occhiali intelligenti di Del Vecchio, dunque, potrebbero essere una delle “porte d’ingresso” del metaverso.
Nato a Milano, è l’ultimo di quattro fratelli. Il padre Leonardo, commerciante di frutta proveniente da Trani, muore poco prima della sua nascita, e anche per questo la madre Grazia Rocco sceglie di dargli lo stesso nome. Pochi anni dopo, il giovane Leonardo viene affidato al collegio dei Martinitt, dove resta fino al diploma di scuola media. All’età di 15 anni va a lavorare come garzone alla Johnson, una fabbrica produttrice a tutt’oggi di medaglie e coppe. I proprietari della fabbrica lo spingono a iscriversi ai corsi serali all’Accademia di Brera per studiare design e soprattutto incisione.
A 22 anni si trasferisce in Trentino, dove trova lavoro come operaio in una fabbrica di incisioni metalliche. Nel 1958 si trasferisce quindi ad Agordo, in provincia di Belluno, per aprire una bottega di montature per occhiali. Dopo tre anni, nel 1961, la bottega si trasforma in Luxottica S.a.s., con quattordici dipendenti, specializzata nella produzione di minuteria metallica per le occhialerie.
Riesce a ottenere un enorme garage con capannone proprio ad Agordo, poiché il comune regalava il terreno per iniziative industriali.
Rimasto unico proprietario, nel 1967, pur continuando la produzione di semilavorati per conto terzi, l’azienda compie la prima grande svolta strategica: inizia, assemblandone le singole parti, a produrre gli occhiali completi e a commercializzarli con il marchio Luxottica.
Dopo soli quattro anni, nel 1971, Luxottica abbandona il business della produzione per conto terzi per dedicarsi unicamente alla realizzazione e commercializzazione degli occhiali finiti.
Nel 1981 l’azienda è diventata forte e solida, e va all’attacco del mercato statunitense. Si rivolge al Credito Italiano diretto da Lucio Rondelli per ottenere un prestito col quale acquistare Avantgarde, un marchio statunitense di occhiali che gli consente di entrare nel mercato USA. Un anno dopo restituisce alla banca tutto il capitale con gli interessi composti, dopo aver aperto quattro nuovi stabilimenti e assunto 4.500 persone.
La Luxottica dal 1990 è quotata nella Borsa di New York.
Dal 1995 Luxottica è il maggior produttore e distributore sul mercato ottico mondiale.
Dal dicembre 2000 Luxottica è quotata nella Borsa di Milano, il resto è storia recente. Sposato tre volte, ha sei figli: Claudio, Marisa, Paola (dal primo matrimonio con Luciana Nervo), Leonardo Maria (dall’attuale moglie Nicoletta Zampillo che ha sposato nel 1997 e, dopo il divorzio del 2000, ha risposato nel 2010), Luca e Clemente (nati nel 2001 e nel 2004, avuti dalla ex-compagna Sabina Grossi).

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