Dove abitavano i Medici? Un viaggio nei palazzi del potere a Firenze

Passeggiando per le vie di Firenze è impossibile non imbattersi nei segni lasciati dalla famiglia più potente del Rinascimento: i Medici. Mecenati, banchieri e duchi, hanno abitato palazzi straordinari, simboli del loro potere crescente e del loro gusto per l’arte
Passeggiando per le vie di Firenze è impossibile non imbattersi nei segni lasciati dalla famiglia più potente del Rinascimento: i Medici. Mecenati, banchieri e duchi, hanno abitato palazzi straordinari, simboli del loro potere crescente e del loro gusto per l’arte e la bellezza.
Tutto comincia in via Larga (oggi via Cavour), dove Cosimo il Vecchio fece costruire nel 1444 il raffinato Palazzo Medici Riccardi. Progettato da Michelozzo, è considerato uno dei primi capolavori dell’architettura rinascimentale. Al suo interno si trova la splendida Cappella dei Magi, affrescata da Benozzo Gozzoli, che immortala i Medici in un sontuoso corteo quasi regale.
Nel 1540, con Cosimo I de’ Medici, la famiglia sposta la propria residenza nel cuore del potere politico: Palazzo Vecchio, in piazza della Signoria. Qui i Medici iniziano a trasformare Firenze in una corte ducale, affermando il proprio ruolo non più solo come cittadini influenti, ma come sovrani a tutti gli effetti.
Ma è nel 1549 che avviene il trasloco definitivo: Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, acquista Palazzo Pitti, sull’altra sponda dell’Arno. Qui, lontano dal trambusto del centro, nascerà la residenza ufficiale dei granduchi di Toscana, con l’aggiunta del meraviglioso Giardino di Boboli. Il palazzo diventa il cuore della vita di corte, simbolo di opulenza e stabilità dinastica.
Oggi, questi tre palazzi raccontano non solo la storia di una famiglia, ma anche quella di un’intera città che, sotto i Medici, divenne la culla del Rinascimento. Firenze non ha un solo “Palazzo dei Medici”: ne ha almeno tre, e ognuno è una tappa fondamentale nel racconto del loro straordinario potere.

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