Lo sapevate? A Firenze la Limonaia Segreta di Boboli è un rifugio esotico di piante rarissime
Gli agrumi, che oggi consideriamo tipici del Mediterraneo, non crescevano naturalmente nel clima freddo della Toscana e venivano quindi considerati simboli di lusso ed esotismo. I Medici furono tra i primi a collezionare queste piante rare, introdotte a Firenze come
Nascosta tra le meraviglie del Giardino di Boboli, la Limonaia rappresenta uno degli angoli più insoliti e affascinanti del parco. Creata non solo per proteggere piante esotiche, ma anche per esporre l’eleganza architettonica e il gusto collezionistico della corte medicea, la Limonaia di Boboli svela una storia di botanica e artigianato davvero particolare.
Gli agrumi, che oggi consideriamo tipici del Mediterraneo, non crescevano naturalmente nel clima freddo della Toscana e venivano quindi considerati simboli di lusso ed esotismo. I Medici furono tra i primi a collezionare queste piante rare, introdotte a Firenze come curiosità da paesi più caldi. Gli aranci, i limoni e le cedriere, però, non potevano essere lasciati all’aperto durante l’inverno, per cui si costruirono appositi rifugi chiamati “limonaie,” dove gli agrumi venivano trasferiti nei mesi più freddi. Le piante, alloggiate in grandi conche di terracotta, erano trasportate con cura e disposte nella Limonaia, un edificio capace di offrire loro il clima secco e temperato di cui avevano bisogno. Le conche stesse, realizzate da artigiani fiorentini, erano molto decorative e diventavano parte integrante dell’arredamento della limonaia.
La Limonaia di Boboli, costruita nel 1778 su progetto di Zanobi del Rosso, sorge su un’area precedentemente usata come fabbrica di mosaici e statue e fu voluta dal Granduca Pietro Leopoldo come parte di una grande opera di riordino e ampliamento del giardino. La facciata, elegante e rigorosa, è scandita da quattro ampie campate con finestre ad arco e ornata da un intonaco verde Lorena, un colore tipico dell’epoca. Tra le decorazioni, spiccano le statue delle Muse, figure simboliche di bellezza e saggezza, mentre nelle aiuole adiacenti troviamo copie romane di opere ellenistiche, come la statua della Fortuna con cornucopia e il Suonatore di cornamusa di Giovanni Battista Caccini.
Durante i mesi invernali, questo edificio diventa una vera oasi d’agrume: le piante, molte delle quali risalenti all’epoca dei Medici, sono riportate in limonaia, creando una suggestiva collezione vivente di alberi secolari che continuano a prosperare e a esibire varietà rare e antiche. Visitare questo luogo in inverno è come fare un salto indietro nel tempo, in una corte toscana dove ogni dettaglio era studiato per riflettere il prestigio e il gusto della famiglia Medici.
La Limonaia di Boboli rappresenta dunque non solo un’innovazione botanica, ma anche una testimonianza dello spirito curioso e raffinato dei Medici, che seppero portare il fascino esotico e la bellezza della natura a Firenze, custodendola con cura e tramandandola per secoli.
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