Lo sapevate? Collodi, il padre di Pinocchio, era fiorentino
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Carlo Lorenzini non è nato a Collodi, bensì a Firenze, nella vivace via Taddea, al numero 21.
Nella magica atmosfera fiorentina, tra gli stretti vicoli e le maestose piazze, si cela un tesoro letterario amato da generazioni di lettori di tutto il mondo: Pinocchio. Ma cosa c’entra Firenze con la storia del burattino di legno più famoso al mondo? Scavando tra le strade e gli aneddoti della città, ci si rende conto che la Firenze di Carlo Lorenzini, meglio conosciuto come Collodi, è intrisa di storia e di ispirazione per il celebre autore.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Carlo Lorenzini non è nato a Collodi, bensì a Firenze, nella vivace via Taddea, al numero 21. Fu proprio nella città toscana che l’autore trascorse gran parte della sua vita e trovò l’ispirazione per l’ambientazione del suo capolavoro, Pinocchio. È durante gli anni ’70 dell’Ottocento che Lorenzini mostrò la sua migliore capacità creativa, spesso risiedendo nella dimora del fratello, situata in via di Castello, nella villa chiamata ‘Il Bel Riposo’. È qui, tra Castello, Sesto ed Osmannoro, che si possono rintracciare i luoghi chiave della storia di Pinocchio.
Ma quali sono gli elementi della Firenze di Lorenzini che hanno influenzato il suo lavoro? Partendo da alcune curiosità, scopriamo che i personaggi di Geppetto e Mastro Ciliegia potrebbero essere ispirati a due artigiani di Castello: i Didda e i Nappa. Si racconta che i tratti e i comportamenti di questi due artigiani abbiano trovato eco nei personaggi del falegname e del maestro di Pinocchio. In particolare, si narra che il secondo, il signor Nappa, fosse un artigiano che amava concedersi qualche bicchiere di vino in compagnia di Bacco, divenendo così una possibile fonte d’ispirazione per il personaggio di Mastro Ciliegia.
La Firenze di Lorenzini non è solo una città di ispirazione, ma anche un luogo intriso di storia e cultura. Ogni angolo della città racconta una storia, e le strade che l’autore ha percorso sono diventate parte integrante del mito di Pinocchio. Gli edifici antichi, le piazze affollate, i vicoli suggestivi sono diventati il palcoscenico perfetto per le avventure del burattino di legno che sogna di diventare un ragazzo vero.
Ma l’influenza di Firenze sulla storia di Pinocchio non si limita solo agli ambienti e ai personaggi. Alcuni individui realmente esistiti hanno ispirato le vicende del burattino. Oltre ai già citati Didda e Nappa, altri personaggi potrebbero avere radici nella realtà fiorentina dell’epoca di Lorenzini. Le vite e le storie degli abitanti della città si intrecciano così con la fantasia dell’autore, dando vita a un capolavoro intramontabile.
In conclusione, la Firenze di Carlo Lorenzini è molto più di una semplice cornice per le avventure di Pinocchio. È un luogo carico di storia, cultura e ispirazione, che ha plasmato non solo il mondo immaginario del burattino di legno, ma anche l’immaginario collettivo di intere generazioni di lettori. Scoprire i legami tra la città e il celebre romanzo di Lorenzini è un viaggio affascinante, che permette di apprezzare ancora di più la magia e la bellezza della Firenze di ieri e di oggi.
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