Lo sapevate? Il David di Michelangelo venne trasportato su un carrello da Piazza della Signoria all’Accademia
Immaginatevi il quadro: una colossale statua di marmo, alta oltre cinque metri e mezzo e pesante più di sei tonnellate, poggia su un carrello mobile, pronto per intraprendere un viaggio epico attraverso le strade strette e tortuose di Firenze.
Nel cuore di Firenze si trova uno dei capolavori più celebrati dell’arte rinascimentale: il David di Michelangelo.
Tuttavia, ciò che potrebbe sorprendere molti è che la maestosa statua che oggi ammiriamo nella Galleria dell’Accademia non ha sempre risieduto lì. Originariamente, il David si ergeva fiero proprio in Piazza della Signoria, a guardia di Palazzo Vecchio.
L’epica storia di come il David ha fatto il suo viaggio dalla piazza al suo attuale rifugio presso la Galleria dell’Accademia è un racconto di ingegno, determinazione e una buona dose di rischio. È una storia che parla non solo della grandezza artistica di Michelangelo, ma anche della logistica straordinaria che ha reso possibile il trasporto di una statua così imponente e preziosa.
Si dice che ci siano voluti tre interminabili giorni per spostare il David dalla sua posizione originaria a Piazza della Signoria fino alla Galleria dell’Accademia. Immaginatevi il quadro: una colossale statua di marmo, alta oltre cinque metri e mezzo e pesante più di sei tonnellate, poggia su un carrello mobile, pronto per intraprendere un viaggio epico attraverso le strade strette e tortuose di Firenze.
Per realizzare questa impresa titanica, fu necessario costruire un vero e proprio binario che si estendeva dalla Piazza della Signoria fino alla Galleria dell’Accademia, una distanza non indifferente per l’epoca. Questo binario, che si sarebbe poi rivelato il percorso per il trasporto del David, fu fondamentale per garantire che la statua potesse essere spostata senza danneggiarsi e senza causare danni agli edifici lungo il percorso.
Il carrello su cui poggiava il David, soprannominato “il Colosso”, fu progettato con estrema cura e precisione per sostenere il peso imponente della statua. Un errore durante il trasporto avrebbe potuto avere conseguenze catastrofiche, sia per la statua sia per l’intera città di Firenze, che considerava il David non solo un capolavoro artistico, ma anche un simbolo del suo prestigio e della sua storia.
Il trasporto del David fu un’operazione delicata e complessa che richiese il contributo di numerosi esperti, artigiani e operai specializzati. Ogni passo del processo doveva essere pianificato e eseguito con precisione chirurgica, dall’installazione dei binari al posizionamento della statua sul carrello, fino alla sua lenta avanzata lungo le strade della città.
Nonostante le sfide e le difficoltà incontrate lungo il cammino, il trasporto del David fu un successo senza precedenti. Il Colosso riuscì a superare ogni ostacolo, navigando con maestria tra gli angusti vicoli e le affollate piazze di Firenze, fino a raggiungere il suo nuovo santuario presso la Galleria dell’Accademia.
Oggi, mentre ammiriamo il David di Michelangelo nella sua maestosa bellezza all’interno della Galleria dell’Accademia, è importante ricordare il viaggio epico che ha compiuto per arrivare fino a noi. Il trasporto del David non è solo una storia di arte e cultura, ma anche un tributo alla determinazione e alla creatività umana che hanno reso possibile la preservazione di uno dei più grandi tesori dell’umanità.
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