Fiorentini, sapete dove si trovava un tempo la Piazza delle Cipolle?
Oggi è famosissima e trafficata ma un tempo ospitava un grande mercato e personaggi incredibili come "Il Caparra". Oggi ve ne raccontiamo la storia
Nell’attuale scenario fiorentino, si parla di Palazzo Strozzi, la cui edificazione fu avviata nel lontano 1489 su commissione del prospero mercante Filippo Strozzi il Vecchio. Il palazzo un tempo sorgeva nelle immediate vicinanze del Mercato Vecchio, che venne in seguito demolito. Questo particolare legame con il mercato comportò un curioso soprannome per questa piazza, che divenne nota come “Piazza delle cipolle.”
Tra i numerosi commercianti che occupavano la piazza, un personaggio particolarmente interessante spiccava tra la folla: Niccolò Grosso, un abile fabbro noto tra i fiorentini con l’appellativo di “Il Caparra” a causa della sua pratica inconfutabile di non intraprendere nessun lavoro senza un sostanziale anticipo finanziario. La leggenda narra che Filippo Strozzi lo notò, riconoscendo in lui l’artigiano ideale per la realizzazione di elaborati elementi in ferro battuto per il suo prestigioso palazzo.
In virtù di questa decisione, Niccolò Grosso plasmò, appunto, una serie di pregevoli accessori in ferro battuto. Sorprendentemente, ancora oggi possiamo ammirare fedeli riproduzioni delle quattro lanterne posizionate agli angoli del palazzo, e l’osservatore più attento noterà che le lunghe sporgenze delle lanterne somigliano notevolmente alle cipolle, omaggio affettuoso alla storia della piazza.
All’angolo dell’edificio che si affaccia su via dei Pescioni, troverete una targa antica che custodisce un editto risalente al 1762, che proibiva la vendita di ortaggi e frutta in quella zona, prova della fine dell’epoca della “piazza delle cipolle” e l’inizio dell’attuale era della rinomata piazza Strozzi.
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