C’è un motivo per il quale le donne sarde pare temessero di recarsi al fiume la notte, per lavare i panni. E questo motivo era l’ingombrante e silenziosa presenza delle Panas. Con il termine Panas, secondo le tradizionali leggende sarde, si
Nell’infinito carosello degli esseri fantastici sardi, un posto spetta alla leggendaria figura de “Su Traigólzu” di Sindia, piccolo comune del nuorese che conta poco più di millecinquecento abitanti. Una figura mitica, usata analogamente a tante sue colleghe come spauracchio per
Si narra che alcuni luoghi siano le dimore preferite di esseri oscuri, addirittura dei diavoli stessi. In questi posti si nascondono segreti che sarebbe meglio non svelare, eppure si sa, la curiosità umana non sempre si ferma, nemmeno dinnanzi al
Un giorno, nel lontano 1600, un gruppo di contadini provenienti da diversi paesi della zona di Ilbono e alcuni pescatori di Tortolì, videro nello splendido mare di Cea una cassa di legno abbandonata. Subito corsero a recuperarla, la portarono in
Articolo di Maria Lidia Contu. Quando ancora la civiltà non era giunta nell’isola, Torco, figlio del dio Nettuno, proteggeva Sandalia e i suoi abitanti dagli attacchi nemici. Si narra che fu lui a scoprire che l’isola aveva la forma di
Racconta una popolare leggenda gallurese che i sorsensi siano tutti matti. O meglio, nell’Isola si dice che “Sossù, Calangianus e Lodè sono macchi tutti e tre“. E, secondo un mito dal retrogusto obelixiano, a causare la pazzia sarebbe stata l’acqua
Nella Gola di Gorroppu viveva una bellissima fanciulla che dimorava nella dolina di Adarre. Ben pochi erano i pastori che l’avevano vista da vicino, ma chi aveva avuto la fortuna di intravederla, anche a distanza, la descriveva di una bellezza
Pochi sanno che la spiaggia di Museddu deve il proprio nome al pirata saraceno Al Mugahi, noto come Museto, che saccheggiò le coste orientali dell’isola poco dopo l’anno Mille. La leggenda narra che il pirata venne fatto prigioniero in Sardegna
Due giovani donne stavano impastando la farina per preparare il pane. Avevano già terminato il lavoro ed attendevano che la pasta lievitasse, quando si accorsero che mancava legna da ardere. Si recarono nella vicina campagna per raccogliere una fascina di
A Villagrande era ben radicata, in un passato che tanto passato non è visto che detti e tradizioni sono tramandati di padre in figlio come allora, la credenza degli “Scusorgios”, ossia dei tesori nascosti. La leggenda parla chiaro: devono essere