La Cagliari che non c’è più: il largo Carlo Felice in una foto colorata del 1930. Cagliari senza traffico, mercantili in porto e un’immagine rara di una città molto diversa da quella di quasi novant’anni fa. Si notano l’assenza di
Vista da fuori ha il suo fascino: stile architettonico quasi nobiliare e un ampio giardino. E in effetti ha il suo perché, ma per anni nessuno ha mai voluto saperne di andare ad abitarci; è rimasta sfitta per tanto tempo, tranne brevi
La Sardegna custodisce il segreto della pasta più rara del mondo. Si chiama Filindeu, i fili di dio. Solo poche mani esperte ancora riescono a produrre questi delicati e sottili fili intrecciati di semola di grano duro. La nuorese Paola
La Cagliari che non c’è più: via Roma e viale Regina Margherita 115 anni fa. Ficus e alberi bassissimi, un carretto, non ci sono aperitivi, né ristoranti. Sulla destra la ciminiera della Manifattura Tabacchi, per una Cagliari diversa e bellissima.
Lo sapevate? A Settimo San Pietro esiste un tempio a pozzo di epoca nuragica (1200 a.C.) profondo più di venti metri. Cuccuru Nuraxi è il nome di un colle che si trova nelle campagne di Settimo. Sulla cima del colle
C’è la Sella del Diavolo, si vede il mare, il cimitero di Bonaria e la basilica omonima in “perenne” costruzione ma in primo piano si notano edifici e spazi che non esistono più. Campi, orti, veri e propri appezzamenti di
“Cagliaritano africano”, “Sassarese impiccababbu”: questi sono solo alcuni degli appellativi tipici della rivalità tra il capoluogo e Sassari. Sui muri di entrambe le città compaiono scritte ingiuriose che vanno ben al di là dello sfottò calcistico. Questa rivalità non è, dunque,
Una bella foto in bianco e nero di piazza Del Carmine. Una Vespa faro basso, l’atmosfera della sera e alcune auto dell’epoca rendono l’immagine ancora più preziosa.
Lo sapevate? Antioco, santo molto venerato in Sardegna, era africano e arrivò dalla Mauritania. Antioco è il “Santo che viene dal mare”, arrivò dalla Mauritania Cesarea (zona del Nord Africa che comprende Algeria e Marocco) durante il periodo dell’impero romano
Nel 1893, alla fine di novembre, “Un terribile ciclone”, così lo definivano le cronache del tempo, si abbatté su Cagliari e il Campidano. La pioggia torrenziale cominciò a cadere alle prime ore della notte del 28 novembre e non cessò