Durante la metà dell’800, a Cagliari divenne sempre più pressante l’esigenza di un nuovo carcere, che sostenesse il peso dei detenuti fino ad allora dislocati fra le altre strutture detentive della città. Era necessaria una succursale, che si decise di costruire nella periferia del
La Cagliari che non c’è più: il Poetto in una bella foto a colori nell’estate del 1975. Costumi due pezzi abbondanti e coloratissimi, ombrelloni di tela psichedelici, basette e capigliature folte: siamo nella prima metà degli anni Settanta. Sullo sfondo
Lo sapevate? Una leggenda vuole che l’appellativo “Chilivani” derivi dal nome di una principessa indiana di cui si invaghì il costruttore delle ferrovie sarde. Benjamin Piercy, ingegnere gallese che costruì parte delle ferrovie isolane, aveva interessi economici in tutto il
La Cagliari che non c’è più: 1956, il bus della linea Giorgino-Calamosca sul Ponte della Scaffa. Una splendida immagine del primo ponte della Scaffa, successivamente abbattuto. In attesa che passi il bus un carro trainato da un cavallo è fermo
Ci sono luoghi dove la tecnologia e le macchine devono inchinarsi alla natura. La Gola di Gorropu è uno di questi: dimenticate gli smartphone (o al limite portateli per le foto), armate i vostri piedi di comode scarpe da trekking e preparatevi a vivere la bellezza incantata
Come racconta Pietro Meloni nella sua “Effemeride sarda”, in quell’epoca Ollolai era divisa da una sanguinosa faida due famiglie ricche epotenti del paese: i Ladu e gli Arbau. Sul Monte di San Basilio sorgeva un monastero gestito da frati francescani
Se in Sardegna cercate un luogo che offra contemporaneamente bellezze naturali, monumenti, eccellenze enogastronomiche e ottimi servizi, quello è Alghero. Un unicum per l’Isola, con la sua anima catalana (viene diffusamente parlato ancora un dialetto molto simile al catalano) e
Dopo un “sonno” durato circa 2800 anni sono tornate alla luce per raccontare la loro storia millenaria che parla di una Sardegna protagonista del mondo allora conosciuto: stiamo parlando dei giganti di Mont’e Prama, ritrovati a Cabras negli anni’70 e
Hanno fatto conoscere la loro cucina in Italia e all’estero, conquistando anche i palati più raffinati. Maurizio Lai e Andrea Locci sono sardissimi: il primo proviene da Sestu, il secondo da Cagliari. Entrambi lavorano presso Palazzo Matteotti, a Milano, per
La Cagliari che non c’è più: il muretto di piazza Repubblica, punto di riferimento per i giovani di quattro generazioni. Ha conosciuto twist, geghegè, rock and roll, punk, dark, rockabilly, heavy metal e grunge: è il vecchio muretto della vecchia