La Cagliari che non c’è più: 1956, il bus della linea Giorgino-Calamosca sul Ponte della Scaffa. Una splendida immagine del primo ponte della Scaffa, successivamente abbattuto. In attesa che passi il bus un carro trainato da un cavallo è fermo
Lo sapevate? A Cagliari ci sono altre due torri medievali che non tutti notano. Le torri di San Pancrazio e quella dell’Elefante le conoscono tutti e sono un simbolo di Cagliari ma in città esistono numerose altre fortificazioni edificate
I lampioni Liberty e un’atmosfera incredibile in questa rara foto del Bastione nel 1924. Due uomini passeggiano sulla Terrazza Umberto I: intorno i palazzi e le strutture, anche se la visibilità non è perfetta, sono in minor numero rispetto a
I nuraghi erano delle costruzioni gigantesche, come appurato in tutti gli ultimi studi sull’antichissima civiltà sarda. Dei veri e propri castelli dotati di torri, mura di cinta e strutture architettoniche molto avanzate per l’età del bronzo. I nuraghi sono infatti
San Francesco patrono d’Italia e un po’ anche del rione cagliaritano di Castello. Il 4 ottobre il Paese celebra il “poverello d’Assisi”, santificato nel 1228, e il quartiere del capoluogo rivolge il suo pensiero a quella statua simbolo della “piazzetta”
Lo sapevate? Nel territorio di Iglesias c’è una grotta che nasconde delle concrezioni rarissime. La Grotta di Santa Barbara è una delle cavità più belle e interessanti d’Italia, per la storia della sua scoperta e soprattutto per le sue rare
Una bella leggenda sarda, riportata da Mariano Cocco nel suo Storia della Sardegna, che racconta la nascita della città di Oristano sulla palude bonificata. La storia è ambientata ai tempi delle incursioni dei pirati Saraceni sulla Sardegna. L’Isola infatti era
La Cagliari che non c’è più: il Poetto in una bella foto a colori nell’estate del 1975. Costumi due pezzi abbondanti e coloratissimi, ombrelloni di tela psichedelici, basette e capigliature folte: siamo nella prima metà degli anni Settanta. Sullo sfondo
di Claudio Castaldi Il piccolo paese di Gesturi, situato a 310 metri di altezza in Marmilla e con 2000 abitanti, vide alla luce il piccolo Giovanni Medda, nato da Giovanni Medda Serra e Priama Cogoni. Era il penultimo di cinque
Si chiamano “ Pintaderas” e risalgono all’epoca nuragica, sono piccole matrici di terracotta circolari in basso rilievo che servivano per decorare il pane votivo ancora crudo. Potevano avere un diametro che variava dai 5 ai 10 centimetri e venivano utilizzate