La Cagliari che non c’è più: piazza Costituzione e il Bastione di Saint Remy in una foto del 1979. Davanti a quello che ora è l’Antico Caffè (e prima era Caffè Genovese) passano ancora i veicoli (ora la piazza è
Cagliari, piazza Matteotti e via Roma in una foto del 1970. Auto dell’epoca, tanto verde, molto ordine, il porto diverso e il Municipio annerito a causa dello smog. Era una città molto diversa, a tratti irriconoscibile.
Le auto in mezzo alla piazza, le insegne delle vecchie botteghe e i negozi, oggi sostituiti da ristoranti, locali e gelaterie. Così si presentava piazza Yenne in una vecchia immagine di più di sessant’anni fa.
La Cagliari che non c’è più: i giardini del Terrapieno in una foto del 1971. Una bella foto a colori dei giardini sotto le mura. Si riconoscono le auto dell’epoca e le aiuole colorate del periodo.
La Cagliari che non c’è più: il Lido e la stazione del tram elettrico in una bella cartolina del 1925. Una bella foto dello stabilimento del Poetto: si notano una signora in costume, alcune persone in bicicletta e il vecchio
Dicono sia nato in carcere, su Scialandroni. Non è certo, ma ciò che è sicuro è che da lì sia uscito per entrare nei bar di una Cagliari che non c’è più. Pochi i ragazzi conoscono questo gioco di carte
La Cagliari che non c’è più: via Roma nel 1901, non ci sono ancora il Municipio e La Rinascente. Una foto colorata di via Roma: si notano la Stazione dei treni e palazzo Vivanet, mancano il “Palazzaccio” (in costruzione) e
La Cagliari che non c’è più: una bella foto di piazza Galilei all’inizio degli anni Sessanta. Una bella immagine a colori della piazza situata in città nel quartiere di San Benedetto. Pochissime macchine, qualche Vespa, una Lambretta e tanto spazio
La Cagliari che non c’è più: una curiosa e simpatica cartolina del 1952. “Saluti da Cagliari”: il disegno di una vecchia nave in bianco e nero e tre foto in un collage molto particolare che riprende tre diverse vedute della
La segnaletica orizzontale ci dice che all’epoca il grande incrocio di via Roma era percorribile in tutte le direzioni. I cavi sospesi indicano che nella zona ancora transitavano i filobus, e i cartelli pubblicitari ci raccontano quali aziende si reclamizzassero.