La Cagliari che non c’è più: il porticciolo turistico di Marina Piccola negli anni Sessanta. Poche barche, pochi motoscafi, pochissimi yacht: era una Cagliari ben diversa da quella attuale e anche il porto turistico era molto differente. Più simile
La Cagliari che non c’è più: il Poetto in una bella foto a colori nell’estate del 1975. Costumi due pezzi abbondanti e coloratissimi, ombrelloni di tela psichedelici, basette e capigliature folte: siamo nella prima metà degli anni Settanta. Sullo sfondo
La Cagliari che non c’è più: 1956, il bus della linea Giorgino-Calamosca sul Ponte della Scaffa. Una splendida immagine del primo ponte della Scaffa, successivamente abbattuto. In attesa che passi il bus un carro trainato da un cavallo è fermo
La Cagliari che non c’è più: il muretto di piazza Repubblica, punto di riferimento per i giovani di quattro generazioni. Ha conosciuto twist, geghegè, rock and roll, punk, dark, rockabilly, heavy metal e grunge: è il vecchio muretto della vecchia
La Cagliari che non c’è più: una bella immagine a colori di Su Siccu nel 1966. L’Hotel Mediterraneo era ancora uno degli alberghi più prestigiosi della città e sul lungomare gli alberi erano ancora molto bassi. Vicino alla basilica di
La Cagliari che non c’è più: via San Benedetto in una bella foto a colori del 1963. I palazzi sono più o meno gli stessi, cambiano le auto (anche se sono molte di meno) e ci sono le rotaie del
La Cagliari che non c’è più: via Roma by night nel 1969. Una foto particolare della via più importante della città: gli effetti delle luci delle auto e l’imbrunire che avanza in una placida notte d’estate cagliaritana. I giochi d’acqua
Ci sono le aiuole al centro della carreggiata e a destra i binari della ferrovia. Sulla sinistra in piazza Repubblica il Bar Europa: sembra una città più ordinata e meno caotica. E voi cosa ne pensate?
Il tram verso via Roma, il vigile urbano sulla pedana (e il traffico?): alberi bassi e il vecchio mercato ancora ai suoi posti ma c’è già la Rinascente, che ha aperto da qualche anno. Una città completamente diversa ma sempre
I saluti da Pirri in una vecchia cartolina degli anni Sessanta. Quando non esistevano telefonini e social le cartoline erano il mezzo più utilizzato per mandare un messaggio ad amici e parenti. In questa rara immagine di Pirri si può capire