La Cagliari che non c’è più: Giugno 1990, Mondiali di calcio in Italia, gli hooligans inglesi si scatenano. Nella notte tra l’8 e il 9 giugno del 1990 si scatenò la guerriglia in città tra i tifosi inglesi, le forze
Era gigantesco, bellissimo, lo si poteva ammirare da lontano. Sei anni fa fu cancellato il murale di Pinuccio Sciola in piazza Repubblica. Proprio nel periodo in cui Firenze tributava tutti gli onori a Pinuccio Sciola, accogliendo le sue opere all’interno della
Purtroppo la legge italiana, stabilisce che un bene immobile, anche se rappresenta un esempio importante di architettura, dal grande valore artistico, diventi storico e quindi sottoposto a tutela solo dopo che sono passati 70 anni dalla sua edificazione, e comunque
Cambiano i tempi. Poi non diciamo che la città è sempre la stessa. Qualcosa di nuovo in effetti c’è. La Cagliari che non c’è più: il Corso Vittorio Emanuele strapieno di macchine parcheggiate. La libreria Dessì all’angolo di quello che
In questa foto, risalente al 1931, si nota la casa di via Fiume (dietro il viale Buon Cammino) dove vissero i fratelli Giaime e Luigi Pintor. Attualmente i due palazzi non esistono più e nello spazio della casa crollata dopo
Un tempo il concetto di sicurezza e quello di sorveglianza dei minori erano vissuti in maniera molto più elastica e rilassata e così era frequente vedere ragazzini viaggiare “attaccati” dietro il tram, magari per tragitti brevi, poche fermate, ma c’è
La Cagliari che non c’è più. Il mercatino di piazza Galilei negli anni Cinquanta: fase di passaggio tra il mercato del Largo e quello di San Benedetto. Quando venne abbattuto il mercato del Largo Carlo felice, prima che i Cagliaritani
La Cagliari che non c’è più: una foto del Bar Pasubio in via Paoli negli anni Quaranta. Alberi più bassi e più radi, via Paoli (all’angolo con via Carducci) diversa rispetto alla strada odierna: in una vecchia foto il Bar Pabusio,
Una bella foto a colori del 1964: il Poetto e i casotti a colori in una calda estate di 54 anni fa. Allora in pochi si sarebbero aspettati che solo due decenni più tardi la “Città estiva” sarebbe stata smantellata.
La Cagliari che non c’è più: 1950, piazza Yenne con le réclame pubblicitarie in una città che prova a rinascere dopo la Guerra. Cinzano, Florio, il Corso Vittorio Emanuele, le persone che si godono il sole in un pomeriggio primaverile.