Gigi Riva arrivò in Sardegna nel 1963, quando il Cagliari era ancora in serie B. Nonostante le paure iniziali, nel giro di poco tempo diventò uno dei beniamini del pubblico. Contribuì alla prima storica promozione del Cagliari in serie A,
La Cagliari che non c’è più: una foto a colori del Poetto nel 1967. Pantaloncini e costumi castigati, la Rotonda del Lido e un bagnasciuga affollato in una calda giornata di luglio del 1967.
La Cagliari che non c’è più: il colle e la basilica di Bonaria in una foto a colori del 1965. Non ci sono le sculture di bronzo, il santuario e il convento sono ricoperti di piante rampicanti, il lato destro
Una bella foto seppiata del Largo Carlo Felice nel 1909. In mezzo alla strada, allora priva di macchine e traffico, i piccioccus de crobi in attesa delle signore da aiutare davanti al mercato. Si riconoscono le grandi ceste che servivano
La Cagliari che non c’è più: le mura medievali del quartiere Marina in una foto del 1855. Un documento straordinario: il Largo con baracche e altre strutture, quando ancora non esisteva il mercato e c’erano le mura che circondavano
Una foto estiva della città negli anni Settanta: via Alghero all’incrocio con piazza Repubblica. Si notano il filobus 5/12 e il doppio senso di circolazione. Auto, vestiti e negozi che non esistono più.
La Cagliari che non c’è più: via Roma by night in una foto di 51 anni fa. Una foto particolare della via più importante della città: gli effetti delle luci delle auto e l’imbrunire che avanza in una placida notte
La Cagliari che non c’è più: il Poetto in una bella foto in bianco e nero del 1938. Bellezze al sole nella piaggia del Poetto più di ottanta anni fa. Costumi castigati (ma non troppo per l’epoca) davanti alle onde
Chi si ricorda le villette (ma in determinati casi erano poco più che baracche) che si trovavano a Marina Piccola sino alla prima metà degli anni Ottanta? Proprio lì dove ora insiste la bella passeggiata frequentata praticamente ogni giorno da
I cagliaritani più “anziani” se lo ricorderanno sicuramente. Il cinema “Due Palme” sorgeva al numero 31 di viale Regina Margherita, proprio accanto alla Manifattura Tabacchi, proprietaria delle mura. Nato nell’immediato dopoguerra come cine-teatro, venne affidato dallo Stato al circolo ricreativo Cral della Manifattura.