Chi si ricorda le villette (ma in determinati casi erano poco più che baracche) che si trovavano a Marina Piccola sino alla prima metà degli anni Ottanta? Proprio lì dove ora insiste la bella passeggiata frequentata praticamente ogni giorno da
La Cagliari che non c’è più: ecco come si presentava il Poetto nel 1962. Le auto, le Vespe e le Lambrette (senza caschi) lì dove ora ci sono striscia pedonale e ciclabile, i casotti, ville che in parte non esistono
La Cagliari che non c’è più: una foto a colori del Poetto nel 1967. Ecco, come 53 anni fa si presentava uno degli stabilimenti balneari più in voga della città e ancora molto frequentato dai cagliaritani anche oggi. Pantaloncini e
Questa foto risale a 43 anni fa e oltre alla linea delle auto inequivocabilmente anni ’70, così come l’abbigliamento dei passanti, un altro segno del passato è il filobus. Di un bel giallo vivace, così come il semaforo, ci parla
La Cagliari che non c’è più: Giugno 1990, Mondiali di calcio in Italia, gli hooligans inglesi si scatenano. Nella notte tra l’8 e il 9 giugno del 1990 si scatenò la guerriglia in città tra i tifosi inglesi, le forze
La Cagliari che non c’è più: Poetto, 1955, una signora anziana al mare si riposa su una barca vestita di tutto punto. In una rara foto di Enrico Carta il Poetto com’era sino a qualche decennio fa: sabbia finissima abbondante,
La Cagliari che non c’è più: il Portico Romero, ingresso medievale di Villanova. Fu abbattuto nel 1963. Anche il quartiere di Villanova come Castello, Stampace e Marina aveva le sue mura e le sue porte medievali. La Porta dei Calderai,
Oggi si differenzia, e per fortuna, tutto. Abbiamo tanti mastelli, buste compostabili o almeno biodegradabili, e la spazzatura ce la ritirano davanti a casa. Giuseppe Vacca, cagliaritano di Villanova, sistemando casa ha scovato questo reperto: un sacchetto della spazzatura di
La rotonda di piazza Costituzione sotto una fitta nevicata nel gennaio del 1985: un’immagine inconsueta per la città, che si risvegliò stranita davanti alla neve.
La Cagliari che non c’è più: la porta di San Pancrazio in una foto a colori del 1965. Macchine dell’epoca e regolamentazione del traffico quasi inesistente, venditori a ridosso del Palazzo delle Seziate, alberi alti e strutture non ristrutturate: ecco