Nel libro “Dante e la Sardegna”, l’autore Pantaleo Ledda ricorda ai lettori come negli archivi pubblici e privati di Pisa, Firenze, Genova, Massa, Roma, Cassino, Marsiglia e della Sardegna si trovasse un ricco materiale documentario che consentì di fare luce
Lo sapevate? A Cagliari esistono alcuni esemplari del raro albero borracho. Appartiene alla famiglia delle Bombacaceae, la Ceiba o Chorisia Speciosa fa parte delle specie di origine subtropicale che, a partire dalla seconda metà dell’800, hanno trovato nelle condizioni climatiche
Lo sapevate? In Sardegna abita il mammifero più piccolo del mondo: il mustiolo, in sardo topixèddu o topixeddu ‘e sattu. Come riporta Sardegna Foreste, il mustiolo è presente nelle penisole Italiana, Balcanica, Iberica e nel Nord Africa, nelle isole
Quando diciamo che la natura si sbizzarrisce non possiamo non pensare ai fiordalisi del Supramonte, che sono apparentemente molto simili tra loro, hanno le foglie filiformi, molto simili a quella della Ferula ma a un’osservazione più attenta si notano differenze
Lo sapevate? Nel 1964, Gigi Riva con i soldi del primo contratto al Cagliari acquistò una fiammante Giulia Alfa Romeo. Chissà se allora immaginava chi sarebbe diventato, il ragazzino che in questa foto posa, timidamente, di fianco alla sua nuova
La ferula, contiene un inibitore della vitamina K responsabile della coagulazione, quindi se ingerita provocherebbe forti emorragie. Il bestiame però istintivamente ne conosce la pericolosità e non lo mangia. Il problema si pone quando pascoli e prati con ferula vengono
Dopo un “sonno” durato circa 2800 anni sono tornate alla luce per raccontare la loro storia millenaria che parla di una Sardegna protagonista del mondo allora conosciuto: stiamo parlando dei giganti di Mont’e Prama, ritrovati a Cabras negli anni’70 e
Sant’Avendrace deve questo nome al santo del I secolo, Avendrace (Tenneru o Arennera in sardo), quinto vescovo di Cagliari, che avrebbe trovato il martirio proprio dove sorge la parrocchiale a lui dedicata, edificata su un antico ipogeo ancora visitabile. I registri parrocchiali attestano l’esistenza del tempio dal XVII
In realtà infatti, quello che noi chiamiamo Occhio di Santa Lucia è “la porticina”, la protezione di una conchiglia chiamata Astrea rugosa. Questo mollusco chiamato anche trottola rugosa per la sua forma, vive nei fondali rocciosi dove si nutre di
La Nutria, Myocastor coypus, è un roditore originario del Sudamerica e delle zone temperate del Cile e dell’Argentina. Fu introdotta nel Nord America, in Asia, in Africa, in Europa occidentale e in Inghilterra, per la produzione di pellicce. In Italia