«Il mal tempo si avvicinava, dovevo raggiungere i miei amici prima che il vento diventasse troppo forte. Le nostre ricerche in mare erano durate mesi… ora quell’antico vaso andava portato in salvo. Sembrava impossibile, ma ce l’avevamo fatta…». Chiunque sia
Graziano Mesina non si trova. A Orgosolo, all’alba di stamattina, altro tentativo da parte delle forze militare di “stanare” l’ex primula rossa del banditismo sardo, a cui la Cassazione ha imposto la necessità di un suo ritorno in carcere per
Selargius, con i suoi oltre 28mila abitanti, è il decimo comune più popoloso della Sardegna e uno dei centri più importanti dell’hinterland. Le sue origini risalgono addirittura all’epoca prenuragica, in cui sono attestati diversi insediamenti, ma sul significato del suo
Lo sapevate? Il compianto Fernando Atzori è l’unico pugile sardo che ha vinto l’Oro alle Olimpiadi. Nel 1964, a Tokyo, ci fu l’exploit del peso Mosca, il quale conquistò la prima e per il momento unica medaglia d’oro per la
Lo sapevate? L’albero più alto di Cagliari è un’araucaria excelsa ultracentenaria che si trova nel vecchio quartiere di Villanova. La “Grande Signora“, come viene chiamata, è alta quasi 40 metri e si trova in un cortile di una casa privata sotto
C’è un tesoro quasi segreto a circa una ventina di chilometri da Cagliari, e quel tesoro è Villa d’Orri, unica villa Reale della Sardegna. Fu costruita alla fine del ‘700 nel territorio di Sarroch dal marchese Stefano Manca di Villahermosa
Agli inizi del ‘900 quando l’attività mineraria, era in piena produttività e le persone impiegate nel lavoro delle miniere erano moltissime, le risse con esiti anche tragici tra minatori, erano frequentissime. Nell’Isola poi era assolutamente impossibile che un minatore non
Lo sapevate? Nell’estate del 1985 Falcone e Borsellino prepararono l’istruttoria del Maxiprocesso sull’Isola dell’Asinara. Erano con le famiglie e pagarono pure il conto. Paolo Borsellino e Giovanni Falcone arrivarono all’Asinara nell’estate del 1985. La Mafia stava già progettando qualcosa nei
Si chiamano “ Pintaderas” e risalgono all’epoca nuragica, sono piccole matrici di terracotta circolari in basso rilievo che servivano per decorare il pane votivo ancora crudo. Potevano avere un diametro che variava dai 5 ai 10 centimetri e venivano utilizzate
Sapevate che è possibile trovare il prezioso tubero anche nella nostra isola? Ebbene si, il tartufo cresce anche in Sardegna, basta solo saperlo cercare! La specie più diffusa dalle nostre parti è il Nero Pregiato (Tuber Melanosporum Vittadini), che arriva a maturazione