Bandiere rossoblù alla Sardegna Arena. Non stiamo parlando però di quelle che i tifosi sventolano negli spalti, ma bandiere in carne ed ossa. Per l’inaugurazione del museo del Cagliari, la Main Stand della Sardegna Arena ha fatto il pieno di
Per due giorni allatta la figlia sbagliata: due neonate scambiate in culla subito dopo la nascita. È accaduto in una clinica ad Avellino ma dopo due giorni le famiglie si sono accorte dell’errore. A scoprire tutto è stato il padre
I segreti della filigrana, l’arte orafa che secondo la leggenda fu tramandata dalle janas. La filigrana è una tecnica di lavorazione dei metalli molto antica, che consiste nell’intrecciare sottilissimi fili d’oro o d’argento, saldandoli tra loro e nell’applicare piccolissimi granelli
La Cagliari che non c’è più, una rara immagine di Cagliari nel 1940: dietro il quartiere Villanova solo orti e giardini. Un’immagine della città poco prima dei bombardamenti del 1943. Si nota come tra i colli di Bonaria, Monte Urpinu
A partire da lunedì 16 ottobre, esordiscono i nuovi percorsi delle linee 13, University Express e CEP del Ctm. Con l’obiettivo di migliorare i collegamenti tra il centro, la periferia, Cagliari e l’Azienda del Trasporto Pubblico Locale hanno pianificato circa
L’ultimo turno delle qualificazioni mondiali hanno dato verdetti a tratti sorprendenti per quanto riguarda le aspettative della prossima competizione prevista in Russia nel 2018. Nazionali di prestigio come Argentina, Francia e Portogallo hanno dovuto faticare non poco per riuscire a
Terminata la stagione estiva e quindi il periodo di massimo afflusso in zona, sono partiti i lavori di sistemazione delle aree di parcheggio all’interno del quartiere Poetto tra il nuovo Lungomare e il Lungosaline. Gli interventi, del valore di 1,5
Ah! Le janas, le fate della Sardegna. Creature magiche e incantate, per le loro doti e la loro selvaggia bellezza hanno ispirato, da sempre, la fantasia popolare. Di loro si narra fin dal principio della storia dell’uomo: così belle e
A volte con una busta, altre con un giornale, altre ancora con un telo. Il metodo era semplice ma efficace e l’obiettivo sempre lo stesso: poter transitare liberamente con la propria auto senza che le telecamere della Ztl di Castello segnassero
«Sparavamo sulla penisola interdetta del poligono militare di Capo Teulada munizioni con la sigla Nato-Wp (white phosphorus). Le ho infilate io stesso nelle bocche da fuoco del mio blindo Centauro». È la testimonianza scioccante, rilasciata davanti alla Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito,