Chiudono fino al 3 aprile i Musei Civici di Cagliari. Non saranno quindi consentite visite nella Galleria Comunale d’Arte, a Palazzo di Città e al Museo d’arte siamese “Stefano Cardu”. La decisione è stata presa sulla base delle ultime misure
Il Coronavirus sta iniziando a condizionare le nostre vite. Giustamente le autorità stanno chiedendo ai cittadini di osservare tutte le norme studiate dagli esperti per contenere il contagio del virus. Gli obiettivi sono molteplici: frenare la diffusione del contagio, evitare
Il sindacato degli infermieri NurSind, scrive al Presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore della Sanità Mario Nieddu per denunciare, ancora una volta (dopo la lettera già invata e datata 15 ottobre 2019), la situazione nella quale versa il personale
In questo momento delicato dovuto all’emergenza Coronavirus le autorità nazionali e regionali chiedono ai cittadini la massima attenzione nel rispettare le norme e le prescrizioni utili al contenimento del contagio. Il principale obiettivo è quello di arginare il contagio così
Raddoppiano, da lunedì 9 marzo, le ore disponibili per il filo diretto di assistenza psicologica gratuita per il coronavirus COVID-19: il numero verde 800197500 e il numero di cellulare 3791663230, attivi già da una settimana, da domani lo saranno tutti
Oltre alla chiusura delle zone a rischio – Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola – ci sono delle importanti novità anche
L’ultima della lista è Zdneka. Aveva provato a riappropriarsi della sua vita e scappare dal compagno violento. Il quale non ha accettato quel “non voglio più stare con te” e in un sabato sera, dopo una lite in un bar
«Le associazioni “Socialismo Diritti Riforme”, “Fidapa Cagliari” “Sinergia femminile”, Lilt, ”Tribunale del malato” , “Mai più sole contro il tumore ovarico”e Adiconsum Sardegna esprimono fortissima preoccupazione – si legge in un comunicato- per le disposizioni sanitarie di contrasto alla diffusione
Erano le 18.30 del 4 maggio 1871. Una trentina di donne, come ogni giorno, concludeva le proprie sedici ore di lavoro nel cantiere Azuni, uno dei tanti della miniera di Montevecchio, e raggiungeva il dormitorio per il meritato riposo. Stava sul tetto dell’edificio
«Data la situazione in cui sono stati compiuti progressi insufficienti sulle raccomandazioni dell’ultima valutazione- scrivevano le ispettrici Unesco Marie Louise Frey e Catherien Posthumus dopo l’ispezione di luglio dell’anno scorso – e sul fatto che non esiste un territorio unificato