Il 29, 30 e 31 gennaio per tradizione sono i giorni più freddi dell’anno e vengono chiamati i giorni della merla. In Sardegna invece sono conosciuti come “Sas Dies” Imprestadas” ovvero i giorni prestati. La leggenda narra che gennaio prima
L’Ogliastra si conferma terra di longevità. Oggi il paese di Perdasdefogu è in festa: tzia Maria Brundu ha spento centodue candeline. Un tripudio di fiori e l’affetto della comunità foghesina, per l’ultracentenaria ogliastrina. La nonnina, vedova dal 1978, ha lavorato
Nicolò Barella ha rilasciato una lunga intervista a Inter Tv, su Dazn, in una puntata del programma “Careers”. Il centrocampista nerazzurro e della nazionale ha parlato anche della Sardegna. In uno dei passaggi dell’intervista ha affermato: “Sono molto legato alla
In Sardegna si registrano oggi 1331 ulteriori casi confermati di positività al COVID, sulla base di 4681 persone testate. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 24409 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 34
La Squadra Tifoserie della D.I.G.O.S ha denunciato altri tre appartenenti del gruppo ultrà “Sconvolts 1987”, per aver violato il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, in quanto destinatari di DA.SPO. tuttora in corso di validità. I tre ultrà locali
Lo sapevate? Perché l’acquavite in Sardegna viene anche chiamata fil’e ferru? In Sardegna, più o meno clandestinamente si produce da secoli un’ottima acquavite. Sapete perché viene anche chiamata fil’e ferru? Il filu ‘e ferru o filu ferru (nome esteso in
La Cagliari che non c’è più in una foto del passato. Qualcuno ancora oggi ricorda il busto di Dante Alighieri nella piazzetta Dettori, cuore del rione Marina. Davanti all’Auditorium, in una strada per nulla battuta da auto o veicoli, sono
Un delfino ha “preso la residenza” nella spiaggia del Poetto. Da giorni si aggira nelle acque placide e calme della Prima fermata, interessate da decine di giorni consecutivi di bonaccia. Il cetaceo gioca in acqua a poche decine di metri
«Arbeit macht frei» (il lavoro rende liberi) si legge all’ingresso di Auschwitz. Ma in questo luogo, dove furono massacrate più di un milione di persone, non c’è niente che abbia l’odore della libertà. Se lo si riesce a percepire, se
Il ricordo di un internato militare sardo che scelse la prigionia pur di non schierarsi con la Germania nazista. Quanti sono stati i militari sardi internati nei campi nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943? Difficile ancora dare una risposta definitiva.