«Ditemi come faccio a lasciarla morire». È con questo grido d’aiuto che Elena Pisu, responsabile del canile di Quartu Sant’Elena Tana di Bau ha raccontato la storia di Cindy, arrivata il 2 ottobre presso la struttura dopo essere stata presumibilmente
Pesa appena tre chili, ma porta addosso un fardello di sofferenza che sembra grande come il mondo. L’hanno chiamata Stellina Dolce, ed è arrivata ieri al rifugio “I Fratelli Minori” della LIDA di Olbia, una cagnolina simbolo di una crudeltà
Una vita dedicata agli animali e alle persone in difficoltà: è questa la storia di Rosanna Pau, storica volontaria di Sestu e fondatrice del rifugio “Amico Mio”, punto di riferimento per la tutela e l’accoglienza dei cani e dei gatti
È arrivata come tante, quella telefonata. “Zona Basa, uscita di Olbia: un cagnolino anziano cammina in mezzo alla strada, sembra cieco e ha una ferita alla bocca.” Quando le volontarie della L.I.D.A. sezione di Olbia sono arrivate sul posto, la
È stato trovato solo e impaurito, vagante lungo una strada di Olbia. Ha appena quattro mesi ed è stato chiamato Nuccio. Da due giorni è ospite del rifugio “I Fratelli Minori” della L.I.D.A. Olbia, dove le volontarie si stanno prendendo
Un dolore che lacera il corpo e l’anima. È la storia di Nino, un cane salvato ieri da un volontario sardo e poi accolto al rifugio L.I.D.A. Sezione Olbia – I Fratelli Minori, dopo una vita di sofferenza, abbandono e
È arrivato al rifugio con un bagaglio troppo pesante per le sue zampette corte: un passato segnato dalla mancata sterilizzazione, da un’adozione superficiale e, infine, da una richiesta di aiuto per salvarlo. Ma nonostante le ferite del passato, il piccolo
È arrivato ieri in clinica veterinaria a Sassari con un bagaglio di dolore e abbandono. Raffaello, così è stato chiamato, un meticcio di circa dieci anni, è stato trovato in un paese della provincia dopo essere stato investito da un’auto.
Dimenticato, malato, in balia della sofferenza e dell’indifferenza più totale. I suoi occhi spenti dal dolore raccontano di un possibile passato segnato dalla leishmaniosi e quel segno profondo al collo sottolinea i lunghi anni passati legato a una catena. Roger,
Recuperato insieme ai suoi fratellini in quella che dalle volontarie viene definita la “fabbrica dei randagi”. Siamo nella zona industriale di Villacidro e qui l’anarchia è totale. Cagne che sfornano di continuo figli, maschi randagi che girovagano, senza luoghi sicuri